1. Un mondo inesplorato - 2. ritorno alla normalità


    Data: 28/03/2018, Categorie: Tradimenti Autore: scirocco6970, Fonte: Annunci69

    ... all’eccitazione che quel pomeriggio di follia le aveva fatto montare sotto la pelle, mentre Giulio accoglieva con stupita e grata condiscendenza quell’esplosione di sensualità che la sua donna gli stava donando. Il loro amplesso era troppo sfrenato per potere durare a lungo e infatti bastarono poche decine di secondi perché lei venisse. Si abbandonò ad una serie di gemiti strozzati, il viso meravigliosamente contorto dal piacere, i polpacci saldamente stretti intorno al corpo del marito, quasi per costringerlo ad entrare più profondamente dentro di lei. Giulio, da parte sua, non aveva certo bisogno di quella muscolare costrizione per rispondere con decisione e desiderio alla voglia di possederla. Amava sempre, per quanto non succedesse troppo spesso, riuscire a trattenere il proprio orgasmo fino all’esplosione di quello della moglie. Indugiare ad osservarne il volto in quello splendido momento di abbandono era per lui impagabile e gli faceva sempre pensare al modo evocativo con cui i francesi chiamano l’orgasmo: davvero una “piccola morte”, cui segue la rinascita di un corpo rigenerato dal piacere.
    
    Anche per lui l’eccitazione era cresciuta oltre ogni possibilità di controllo. Resistette quindi solo pochi secondi alla vista del godimento della moglie, prima di venire anche lui dentro la sua calda intimità, che continuava a pulsare e a stringerlo con i residui spasmi dell'orgasmo.
    
    Dopo avere fatto l'amore, ogni volta che il tempo glielo consentiva, erano soliti ...
    ... rimanere allacciati e abbracciati. Lui rimaneva dentro di lei fino a quando ogni traccia di rigidità non abbandonava il suo sesso, facendolo scivolare fuori dalla sua vagina, rientrato nella sua disonorevole mollezza. Era per loro uno dei momenti di maggiore intimità, persino superiore all’amplesso che lo aveva preceduto, e provavano sempre a farlo durare quanto più possibile. Ma infine si dovevano arrendere: la fisica dei loro corpi era più forte della loro volontà.
    
    Giulio dovette fare quindi uno sforzo per rinunciare a quell'intenso momento, ogni volta così teneramente gustato, irrimediabilmente attirato dal desiderio di perdersi con lo sguardo nel corpo di lei morbidamente abbandonato tra le lenzuola, nudo, splendidamente imperlato dalla traspirazione.
    
    Indugiò ad osservare i piccoli seni che la gravità faceva allargare sul petto, ancora scosso da un respiro affannoso. Avvicinò con tenerezza il viso allo stomaco di lei, di cui aveva imparato ad amare la femminea morbidezza, e allungò timidamente la punta della lingua, bagnando il solco che dall'ombelico scendeva verso il pube. Vedere scivolare fuori dalla vagina il liquido bianco e cremoso che generosamente le aveva riversato dentro, stranamente quella volta non gli suscitò la sensazione un po' rivoltante che il contatto, e perfino la vista, dello sperma solitamente gli provocava dopo essere venuto. Se ne stupì lui stesso e si sentì quasi attirato da quella vagina aperta e grondante di umori e liquidi che normalmente, dopo ...
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