Demofonte
Data: 17/01/2020,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: adad, Fonte: Annunci69
Il tenue profumo amarognolo degli oleandri fioriti si diffondeva nell’aria, portato dalla lieve brezza dei monti in quella tiepida mattinata estiva. Dall’alto della scogliera, Demofonte osservava il mare sotto di sé, quella distesa azzurra appena increspata, che si allungava fino all’orizzonte, dove solo una leggera sfumatura di colore segnava la separazione fra cielo e mare.
“Cosa ci sarà, dove il mare e il cielo si toccano? - si chiese il giovane, commosso dalla maestà di una simile bellezza – Chissà se qualcuno si è mai spinto fin laggiù?”
Demofonte indossava solo una corta tunica di lino, legata in vita da una cintura e aperta ai fianchi, per cui la brezza gli carezzava leggermente la pelle suscitandogli brividi di piacere. Gli venne voglia di scendere sulla spiaggia e bagnarsi in quelle onde che da lassù sembravano appena accennate.
Prese, allora, a scendere per un sentiero da capre, aggrappandosi alle rade radici e alle rocce sporgenti. Giunse in fondo fradicio di sudore e, senza esitazione, attraversò il breve tratto di sabbia, si tolse i sandali e la tunica, entrando nudo nell’acqua fino ai ginocchi, per rinfrescarsi e togliersi di dosso quel velo di sporco.
L’acqua era limpidissima, invitante, la sabbia appena smossa dal leggero andirivieni della risacca.
Demofonte si bagnò le cosce, accogliendo con brivido di voluttà quella frescura sullo scroto accaldato; poi, chinandosi, prese a raccogliere l’acqua con le mani e a gettarsela sul petto e sulla ...
... testa, beandosi di sentirsela ruscellare lungo la schiena.
Tornò, quindi, a riva e, lasciando lì le sue cose, prese a passeggiare lungo la battigia, respirando a pieni polmoni quell’aria che sapeva di salsedine e godendosi il pizzicorino del sole sulla pelle. Il grosso uccello carnoso gli sbatacchiava sulla coscia ad ogni passo, accrescendo la sensazione di piacere che lo pervadeva.
Era bello Demofonte, il suo corpo era agile ed armonioso come un atleta di Olimpia, alle cui gare, in effetti, si stava da lungo tempo preparando.
La solitudine di quella caletta gli piaceva e lui veniva spesso a passarci i pochi momenti liberi dagli allenamenti e dall’addestramento militare.
Ma quel giorno, Demofonte non era solo: da un piccolo anfratto alla base della scogliera due occhi maligni spiavano avidamente i suoi passi. Proteo, il dio mutaforma, nelle vesti di un minuscolo granchio seguiva i suoi passi, leccandosi nervosamente le labbra. Demofonte tornò a girarsi verso il mare e si inoltrò nell’acqua di qualche passo, poi si accosciò per raccoglierla con le mani a coppa e rovesciarsela nuovamente sul viso accaldato. Ma alla vista del grosso scroto che gli penzolava fra le gambe, gli occhi di Proteo brillarono di avida luce e lui si avviò, scivolando fra i granelli di sabbia ed affilando silenziosamente le chele, con cui intendeva recidere quella prelibatezza e farsene un pasto!
Questo, infatti, bisogna sapere del Mutaforma: che acquisisce le caratteristiche e le abitudini ...