1. Priapo e il sesso del diavolo


    Data: 14/01/2020, Categorie: Gay / Bisex Autore: LuogoCaldo, Fonte: Annunci69

    ... persino le dita dei piedi, inebriato dal profumo intenso della sua vagina. “Farei qualunque cosa per te …”.
    
    E mi addormentai appagato, sognando il demone Kmul e la sua promessa di cambiamento.
    
    L’indomani partimmo alla volta dell’Africa.
    
    Impiegammo tutta la giornata per raggiungere il villaggio di Potnia.
    
    Nella piccola capanna i suoi genitori ci accolsero con una grande festa e il fratello più piccolo, un adolescente con le gambe smunte e le natiche strette, ci cedette il suo giaciglio per la notte.
    
    Il mattino seguente, quando abbandonammo quel nugolo di case, albeggiava da poco. Ci incamminammo lungo le pendici del monte e, giunti nel punto in cui aveva inizio il sentiero maledetto, Potnia mi avvisò che dovevamo separarci.
    
    “Da qui proseguirai da solo”. Mi disse. “Avanti, togli i vestiti”.
    
    Restai nudo, come prevedeva l’assurdo rituale e, prima di partire, presi le mani della mia donna e, fissandola intensamente negli occhi, le aprii il mio cuore: “Amore, sto facendo tutto questo solo per te … perché ti amo e perché ciò che più desidero è che tu diventi mia moglie”.
    
    Non ero mai stato così sincero.
    
    Temevo che la sua ossessione ci avrebbe allontanati.
    
    “Però ho bisogno che tu mi faccia una promessa”. Le dissi. “Giurami che, in ogni caso, anche se questa storia del demone dovesse rivelarsi una favola, tu resterai insieme a me …”.
    
    La mia voce tradiva una forte emozione.
    
    Sapevo che, al ritorno, quella sciocca sarebbe rimasta delusa e bramavo una ...
    ... sua rassicurazione.
    
    Lei, però, non indovinò il mio fremito interiore e mi liquidò molto sbrigativamente.
    
    “Non preoccuparti Priapo”. Asserì convinta. “Tutto andrà come ti ho detto e, quando farai ritorno dal monte, riuscirai a soddisfarmi!”.
    
    Il sentiero si snodava erto e difficile tra lande desolate e spianate rocciose e attraversava boschi talmente fitti che i raggi del sole non riuscivano a passare.
    
    Camminavo ormai da ore quando, dietro una siepe, vidi una figura maschile accasciata sopra al fogliame.
    
    L’uomo era ripiegato in posizione fetale, mi dava le spalle e, roteando il polso dinanzi a sé, ansimava rumorosamente.
    
    “Ehi straniero tutto bene?”. Esordii.
    
    Lui si voltò e puntò i suoi occhi dentro ai miei.
    
    Aveva il viso sfigurato dal piacere e, tra le cosce, esibiva l’erezione più poderosa che avessi mai visto.
    
    “Ha funzionato”. Mugolò. “Ha funzionato davvero … Guardami …”. Mi disse mostrandomi un uccello enorme e straordinariamente gonfio.
    
    “Non posso crederci”. Esclamai. “È gigantesco … Ma … prima, quindi, non era così?” Domandai meravigliato.
    
    “No.” Rispose lui senza smettere di toccarsi. “Nient’affatto! Anzi, era microscopico … finalmente potrò avere tutte le donne che voglio …”
    
    Non riuscivo a crederci.
    
    “E … cosa ti ha chiesto in cambio …?” Chiesi fremendo d’impazienza.
    
    “Nulla”. Rispose lui. “Assolutamente nulla … mi ha solo detto: non devi farlo se ciò che desideri non è il fallo! Assurdo no? Io ero lì proprio per quello!”.
    
    “E le ...
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