1. L'AUTOMOBILE


    Data: 13/01/2020, Categorie: Anale Voyeur Autore: giessestory, Fonte: xHamster

    ... pur spremendosi per mandare “in giù”, in automatico il muscolo si dilatava, e così, anche quando un cazzo era troppo grosso, riusciva a favorirne ugualmente la penetrazione.
    
    Non per questo l’ operazione risultava meno dolorosa.
    
    Si fermò, stette immobile per un minuto abbondante. Poi, una volta affievolitosi il bruciore iniziò a muoversi leggermente per cercare di prenderlo tutto dentro.
    
    La donna liberò un violento sospiro che fino a quel momento aveva trattenuto; praticamente sbuffò con forza tutta l’ aria fuori.
    
    Anche quella tecnica, come aveva imparato, era utile per permette le grosse stantuffate nell’ ano, una volta che era stato sfondato.
    
    Quel cazzo non poteva essere più duro.
    
    Lo sentiva scorrere nelle sue budella con un certo attrito.
    
    Le bruciava molto, ma quel dolore si convertiva subito in scosse di piacere che irradiavano verso la sua vulva di nuovo pronta per godere.
    
    - Dai, dai, fammi godere, troia! -
    
    Il ragazzo era al limite. Quella strettezza dopo una scorrazzata in quella figa fradicia doveva essere tremenda per la resistenza del suo membro.
    
    La teneva per i fianchi, le stropicciava le tette che ogni tanto i fari di qualche macchina illuminavano nel buio.
    
    Anche l’autista doveva essere più interessato a quella scena che alla strada, perché inclinò lo specchietto di modo da poter inquadrare perfettamente il centro della scena.
    
    Un cazzo arrossato e umido scorreva sempre più veloce nel buco del culo di quella donna, proprio al di ...
    ... sotto di quella figa squarciata e grondante umori.
    
    Automaticamente la donna iniziò ad accarezzarsela, stropicciandosi il clitoride in mezzo alla peluria marroncina, ma quasi immediatamente si trattenne e riportò la mano sullo schienale dell’autista, quasi le fosse venuta in quel momento un’idea migliore.
    
    Allo stesso tempo, inoltre, il ragazzone iniziò ad ansimare. Il suo fiato si fece affannoso, e i suoi movimenti di bacino violenti e disordinati.
    
    Stava venendo.
    
    La donne strinse i denti.
    
    Quei colpi raffazzonati le facevano male, ma il ragazzo la teneva stretta a sé per i fianchi. Sapeva che, in quel momento, l’unica era sperare che durasse poco, così serrò le natiche in modo da comprimere ulteriormente quel povero cazzo sfinito.
    
    Il trucchetto funzionò alla perfezione.
    
    Quasi immediatamente un fiotto di sborra bollente le inondò le budella.
    
    Lo percepì, percepì da quel momento, una maggiore lubrificazione e una minore resistenza negli affondi. Si godette quel momento, ascoltando le urla del ragazzo che ad ogni colpo, ad ogni spruzzo di sborra, ruggiva come una bestia ferita.
    
    Continuò così per un tempo infinito, poi di colpo si fermò; le mani lasciarono libera la donna che si abbandonò all’indietro, sul suo torace.
    
    Rimasero in quella posizione per un minuto abbondante, fino a quando quel cazzo stravolto, afflosciandosi, sgusciò fuori dal buco del culo, portandosi dietro una colata di sperma e una sonora scorreggia.
    
    A quel punto la donna smontò dalla ...
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