1. La seduzione di una quarantenne. Trasformazione in una MILF


    Data: 27/03/2018, Categorie: Racconti Erotici, Etero Tradimenti Autore: Pony11, Fonte: RaccontiMilu

    ... testa, non bada a quanto sia pieno di rum, noto alle volte lo sgaurdo assente pensoso, le cosce che si muovono quasi frenetiche non trovano pace.
    
    Giacomino intavola un discorso sulla filmografia, ma lo distrae e beve.
    
    E’ la mia serata fortunata, le cose si fanno incredibili, lui riceve un’altra telefonata, torna al tavolo dice che deve salire in camera e collegarsi con il pc per una questione urgente una video conferenza urgente. Lei si alza per seguirlo, io dico: “Se Giacomo si fida rimanga con me in attesa della Bond girl”. Ridiamo tutti. Poi aggiungo: “credo che si annoierebbe in una camera d’albergo con questioni di lavoro, con il permesso di Giacomo le mostro il panorama una passeggiata di poche centinai di metri”.
    
    Giacomo: “Si si rimani cara, ti annoieresti, poi di cosa devo temere” e le da un bacio a stampo.
    
    Appena lui gira l’angolo le metto una mano sulla gamba e l’altra attorno alla spalla la fisso e la bacio, un lunghissimo bacio alla francese.
    
    Le dico: “non sospettava che la Bond girl era già qui”.
    
    Lei: “Mi prederai per una donnaccia, ma non la sono credimi. Non so cosa mi hai fatto”.
    
    “Ho subito capito che sei una brava donna caduta nelle mani sbagliate con uno molto più vecchio di te”.
    
    “Lui ha solo tredici anni più di me, io ne ho 45”.
    
    “Dai Milena non scherzare tu ne hai 36/37”.
    
    “Grazie ma ne ho 45, sono divorziata da un bruttissimo matrimonio, un incubo, dopo parecchi anni di sofferenza e difficoltà ho conosciuto lui. E’ logorroico, ...
    ... ma non mi fa mancare nulla”.
    
    “Milena, credo che invece ti faccia mancare quello che questa sera si è svegliato il piacere del corpo, l’erotismo, il piacere di sedurre di essere ammirata come femmina”.
    
    La bacio nuovamente lei sospira tra un abbraccio ed un altro, ci alziamo mano nella mano e ci avviamo nel giardino dell’albergo.
    
    Cerco di ricordare il posto, spero non sia cambiato negli anni, so che vi era un gazebo. Lei è in silenzio, appena arrivati nel buio si ferma mi dice: “Baciami porco”. E rimaniamo li la bacio, la tocco la palpo sento il suo corpo ma ancora coperto dai vestiti.
    
    Arriviamo e scopro che il gazebo è stato sostituito da una struttura, un bar estivo in muratura.
    
    La metto al muro la bacio, limoniamo come ragazzini, la mia mano si fa strada le sollevo la gonna, sapevo avendole viste sotto al tavolo che indossava delle autoreggenti; arrivo deciso alla sua mutandina che come prevedevo è fradicia zuppa. Ha la passera liscia solo sopra al clito sento dei peli una striscina immagino. Lei sui tacchi al muro allarga le gambe agevola la mia mano e ci baciamo. Le abbasso con un movimento svelto lo slip, che poi scopro essere un tanga di raso nero, alle ginocchia. Ha il clito durissimo una ciliegina, dentro è collosa come mettere le dita nel miele. Lei cerca tasta fino a che trova il mio gonfiore, le nostre braccia si annodano lei mi slaccia e lo afferra, lo stringe e poi mi dice. “oddio uno cosi duro mai toccato, ho avuto pochi uomini non pensare sia una ...
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