1. Sedotta dall'amica di famiglia


    Data: 05/01/2020, Categorie: Lesbo Autore: benves, Fonte: Annunci69

    ... sul collo, risale al mento e con la punta della lingua mi picchietta la fossetta poi lo succhia come fosse un capezzolo, non sazia, con una leccata calda e umida percorre avidamente la mia mascella, fino a raggiungere l’ orecchio destro deliziandolo dello stesso trattamento che poc’anzi aveva riservato al sinistro.
    
    Torno a non capire più nulla, le gambe mi cedono, lei mi avvolge in un tenero abbraccio e mi adagia supina sul divano.
    
    Ora è sopra di me.. mi ripete con decisione “Chiama Stefania… sbrigati!!”
    
    Mentre compongo il numero la mia mente è intenta a trovare una giustificazione.
    
    Ecco, è successo che appena arrivate alla casa di Danila la macchina si è spenta e non ne vuole sapere di rimettersi in moto.
    
    Danila mi fa compagnia in attesa che arrivi il carro attrezzi.
    
    Mi sembra convincente, come d’incanto mi calmo.
    
    “Ok mamma, non ti preoccupare, ci vediamo più tardi, ma… stai bene? Ti sento strana, c’è qualcosa che non và? Cos’è successo? Un incidente? Oh Dio mio.. ti prego mamma dimmi la verità!”
    
    “No tesoro, tutto bene, te l’ho detto cos’è successo, non ti preoccupare, sono solo un po’ innervosita da questo contrattempo e mi spiace che tu debba cenare da sola, tutto qui.
    
    Comunque ti ripeto, sto bene.. un bacio a dopo.”
    
    “ A dopo mamma, ti voglio bene”
    
    “Anch’io tesoro, tanto..”
    
    Una telefonata fradicia di tensione come fradicia era la mia figa.
    
    Mentre parlavo con mia figlia, Danila, abile di mani e sensuale di bocca, mi aveva ...
    ... spogliata.
    
    Nuda, tremante per l’eccitazione, riuscivo a reggere il portatile vicino all’orecchio sinistro e la conversazione.
    
    Con molta più fatica invece mi riusciva di soffocare nella gola i gemiti di piacere che Danila mi provocava.
    
    Si stavo bene, anzi benissimo ed appena chiusa la comunicazione, liberai un urlo, uno tsunami di piacere, sonora evidenza dell’ennesimo orgasmo che quella furia scatenata mi aveva regalato. Danila aveva fatto conoscere alla sua esperta lingua ogni centimetro quadrato del mio corpo, soffermandola più a lungo nella zona del pube, dove aveva intrapreso un acceso dialogo con la mia figa.
    
    Alternava grandi leccate a ritmo lento e costante con penetrazioni veloci e di varia profondità. Come variante al tema, con la punta del naso infilata in mezzo alle mie gonfie labbra risaliva a mò di spartiacque fino a che trovava la mia pulsante clitoride, l’avvolgeva nelle labbra e me la succhiava, in pratica, un inebriante pompino, io alzavo il pube per permetterle di accedere fino alla base della clitoride,
    
    “Siii, ti stò venendo in bocca!!!” grido ormai senza ritegno
    
    “Prendimi tutta, tesoro sono tua!!”
    
    Contemporaneamente le sue esperte mani tormentavano i miei capezzoli.
    
    Li Pizzicava, li tirava, provocandomi anche dolore, ma appena lo percepiva, cominciava ad accarezzarli dolcemente con i polpastrelli del pollice e dell’indice.
    
    Erano così turgidi che sembravano chiodi roventi.
    
    Ogni tanto staccava la bocca dalla mia figa per rifiatare, ma ...