1. Parco Sempione a Milano


    Data: 02/01/2020, Categorie: Esibizionismo Autore: Chris Rondinelli, Fonte: EroticiRacconti

    ... Quella passeggiata mattutina, si stava rivelando un'occasione d'oro per me, e volevo godermela fino infondo. Scopata alla luce del sole, all'aperto, in un parco dove poteva passare chi unque e in qualunque momento, su quella panca in bella vista. Godevo come la vaccona che ero, e anche l'uomo non era da meno, maiale bello porco maschio maturo, mi stava aprendo il culo in due. Aaaah l'amore... che cosa meravigliosa... Erano bastate poche parole, per farsi sfondare da quel bel signore di cui conoscevo a malapena eta' e nome. Viv l'amour... dio benedica il cazzo e chi lo porta.
    
    Continuammo il nostro rapporto indisturbati, non so per quanto tempo su quella panca, l'uomo si stava dimostrando un vero toro da monta, non sborrava ancora, dopo quasi mezz'ora di scopata. E io ero gia venuta a fontana non so quante volte ormai. Pensai di chiamare mia madre, era mia abitudine condividere con lei, ogni mio momento di piacere, tolsi le braccia dal collo dell'uomo, e senza perdere il ritmo della scopata, allungai il braccio nel mio zainetto, prendendo il cellulare, trovai il numero di mia madre in rubrica, e composi il suo numero all'istante. Speravo di trovarla a casa a quell'ora, ero eccitatissima, l'uomo capite le mie intenzioni, mi diede corda dicendo che avrebbe parlato piu' che volentieri con mia mamma.
    
    Dopo almeno dieci squilli, mia madre non rispondeva, dove poteva essere finita a quell'ora mi dissi? avevo bisogno di lei, e lei non si trovava. Ritentai almeno altre due volte, ...
    ... senza ottenere risultati, e lasciai perdre. Peccato davvero. Facendo il gesto di riporre il telefonino nello zainetto, mi scostai i capelli dal viso, e vidi una cosa che mi fece sobbalzare. A poca distanza di qualche metro da noi, vi erano tre figure alte nere come il carbone, magre che ci stavano osservando con molto interesse. Si trattava di tre neri, forse senegalesi o africani, erano neri come il carbone, uno con i capelli rasta lunghi stile Bob Marley, gli altri due con i capelli corti.
    
    Dopo il primo momento di sorpresa, dissi all'uomo che avevamo compagnia, o meglio, avevamo pubblico. L'uomo a sua volta vide i tre ragazzotti neri che ci osservavano fermi in piedi, e disse che a lui non davano affatto fastidio, anzi, se volevo disse l'uomo, potevo farli avvicinare. Ci pensai un'istante, e feci alla fine con il braccio e la manina, il gesto ai tre neri di avvicinarsi a noi. I tre ragazzi non se lo fecero certo ripetere, e avanzarono dritti fino alla nostra panca. Ci salutarono un po imbarazzati, mentre noi continuavamo a scopare senza sosta.
    
    Allungai un braccio e tastai il cazzo di uno dei tre dentro i pantaloni, inutile dire lo aveva gia' bello duro e pronto all'uso, quindi con un gesto della manina, invitai i tre ragazzotti timidi, a farsi sotto, c'era posto anche per loro senza problemi. I tre si slacciarono simultaneamente i pantaloni, estraendo delle sberle di cazzi che conoscevo ormai bene, ne avevo gia' presi di simili da altri ragazzi di colore, con le mani ...
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