Parco Sempione a Milano
Data: 02/01/2020,
Categorie:
Esibizionismo
Autore: Chris Rondinelli, Fonte: EroticiRacconti
... mezzo di mattina. Come sospettavo, il parco era deserto, o almeno l'entrata lo era, e sperai lo fosse anche dentro. Il sole gia' alto bruciava, estrassi il Thermos e buttai giu qualche sorsata d'acqua fresca, poi feci la mia entrata vera e propria nel parco. Dopo aver camminato per qualche metro, gia grondavo sudore su tutto il corpo, decisi di rinfrescarmi con i fazzolettini imbevuti d'acqua e di levarmi la magliatta, tanto al momento non vedevo gente attorno, decisi azzardando, di levarmi anche gli shorts appiccicosi e sudaticci, restando solo con addosso l'intimo.
Se fosse passato qualcuno, coprendomi le sporgenze delle palle e del pisello, che si intravedevano nel perizomino striminzito, avrei potuto farmi passare per una ragazza o male che andasse, per una bella transessuale. Infilai nello zainetto i vestiti, e rimesso sulla spalla destra lo zainetto, continuai la mia passeggiata nel parco, ammirandone i particolari, il verde circostante, qua e la qualche panca per sedersi, l'erba verde e gli alberi che riparavano dal sole al mio passaggio. il terreno era lastricato, e l'insieme dava l'idea di un parco curato ristrutturato e ben tenuto.
Non avevo fatto che pochi altri metri, quando da una delle panche infondo a me, notai qualcosa o qualcuno seduto. Dovetti togliermi le lenti scure degli occhiali, per mettere a fuoco chi fosse quella figura che vedevo, e avanzando poco alla volta, ai miei occhi, si rivelo' un uomo. Un signore su per giu sulla cinquantina d'anni, ...
... seduto sulla panca a gambe accavallate, che si godeva il fresco sotto una grande pianta. Mi fermai, e inforcai nuovamente gli occhiali scuri. Che fare? Dovevo continuare, o girare i tacchi e allontanarmi tornando all'entrata? Speravo non ci fosse nessuno, e invece la sfortuna, mi aveva fatto incrociare qualcuno. Senza che me ne accorgessi, ero avanzata fino a lui, e ormai non potevo piu' sottrarmi, scappando avrei fatto la figura dell'idiota.
Avanzai ancora, finche' l'uomo mi noto'. Ero a pochi passi da lui e potevo bederlo meglio, aveva i capelli brizzolati, la pelle abbronzata, portava una canotta bianca e dei pantaloncini corti con scarpe leggere. Quando gli fui praticamente addosso, mi scusai con voce flebile, le parole mi uscirono a stento dalle labbra carnose, e chiesi gentilmente e in un sussurro, se potevo accomodarmi un secondo, avevo fatto tanta strada dall'entrata, e avevo bisogno di rinfrescarmi un'attimo. Stranamente l'uomo con un bel sorriso e una voce molto giovanile mi disse - "Prego prego, accomodati pure... fa caldo oggi eh?" - "Molto..." risposi asciugandomi il sudore sulle braccia con i soliti fazzolettini imbevuti d'acqua profumata. Ben presto, scoprii che l'uomo non era scontroso e parlava volentieri, era li per fare Jogging mi disse, ma data l'eta' e il caldo, aveva deciso di non proseguire e prender fiato.
Mi fece i complimenti per la mia avvenenza, lo ringraziai, tenendogli gli occhi addosso da sotto le lenti degli occhiali da sole che indossavo. ...