Un weekend al mare – parte I
Data: 02/01/2020,
Categorie:
Cuckold
Voyeur
Autore: Fantasie in Coppia, Fonte: RaccontiMilu
... tirare fuori dallo zaino, libro, crema solare, spazzola per i capelli, qualsiasi cosa pur non dargliela vinta, sa essere terribile quando vuole, farti morire dal desiderio, e poi lasciarti lì.
Ce ne stiamo un po a prendere il sole, quando il sole di fa sentire, bagnetto. Passa così un’oretta, il posto è sempre tranquillo, rilassato, ci sono altre ragazze in topless, non tutte.
Gli uomini guardano, ma è una di quelle spiagge dove anche guardare è rilassante, e per le donne lo è anche il farsi guardare. Lei si alza, si avvicina a riva, aspetta, poi entra; quando esce tutti gli occhi sono sui suoi capezzoli, così come quando è entrata tutti gli occhi erano sul perizoma e sul suo culetto.
“Ho il costume asciutto, mangiamo qualcosa?” mi chiede dopo qualche minuto. Non posso non pensare quanto può esserci voluto a far asciugare un costume di quelle dimensioni…non aspetta nemmeno la mia risposta, si alza, prende la canotta, ma non se la mette.
Si dirige verso i tavolini, lui le viene incontro, ma questa volta lei vuole fare quella davvero superiore, che gliele sbatte in faccia senza nessun pudore. Sale due gradini sopra di lui, si gira, non posso sentire cosa si stanno dicendo, lui ha il suo seno a quaranta, cinquanta centimetri. Lei prende la canotta e se la mette di fronte a lui, che non si perde nessun secondo delle sue tette libere.
Ci sediamo al tavolino, ordiniamo e mangiamo, guardiamo il mare, non serve parlare, ci capiamo benissimo anche con pochi ...
... sguardi.
Le vibra il telefono, Sara legge il messaggio e sorride. “Che c’è?” le chiedo. Lei alza leggermente le gambe dalla sedia, cerca di guardarsi bene intorno, “niente mi dice, è Francesco” “chi, il tuo collega?” “Si, dice che è un peccato che mi sono coperta per mangiare, dove cazzo è? Mi ha visto tutto il tempo?”
Non è seccata, più stupita. Questo furbone si è goduto la sua collega, la mia Sara, in topless e perizoma senza dire nulla per più di due ore.
Arriva un altro messaggio “Terza fila, ultimi lettini a sinistra” legge, poi si alza ancora, lo vede e si salutano, lui stava aspettando che lei lo trovasse. Si alzano, Francesco non è solo, l’altro non si era ancora mosso dal lettino, restando girato verso il mare. Ma quando è in piedi Sara lo riconosce “Cazzo, anche Matteo, che merde” penso che un po ha ragione Sara, potevano mandarle un messaggio prima, ma forse avrei fatto allo stesso modo al loro posto “Dai Sara, cazzo dovevano fare, avranno pensato dieci volte se dirtelo o no”.
Si avvicinano al tavolino, Sara sembra sicura, chiede al ragazzo se può prendere un paio di sedie ed avvicinare un altro tavolo, quando siamo seduti non lascia ai due colleghi nemmeno un secondo “Allora brutte merde, siete stati a guardarmi senza dirmi un cazzo?”
“Cosa dovevamo fare, sei qui con il tuo fidanzato, non volevamo rovinarti la giornata”. Devo decidere da che parte stare, se con lei o con loro, nel caso so che la pagherò “Ma si amore” le dico “alla fine non è successo nulla, ...