Un weekend al mare – parte I
Data: 02/01/2020,
Categorie:
Cuckold
Voyeur
Autore: Fantasie in Coppia, Fonte: RaccontiMilu
... oggi” mi guarda con un ghigno sadico “oooohhhh vedo che il ricordo sta facendo crescere qualcosa tra le tue gambe” mi dice con la voce suadente che sa benissimo farmi impazzire…
Risalgo con le mani dal culo verso la schiena portandomi dietro la gonnellina, lasciandola scoperta per un attimo “Mi risulta siano anche tuoi amici, ma è diverso, ci conosciamo da una vita!” la mia replica è debole, troppo debole, e lei affonda il colpo “aaahhh certo, mi vuoi dire che Ale e Fede mentre giravo tutto il giorno davanti a loro solo in perizoma con le tette di fuori anche in appartamento non mi guardavano? Hanno anche confessato che si sono segati pensando a me, non che servisse…lo sai benissimo che ho notato diverse volte i cazzi duri dentro ai loro boxer, duri proprio come il tuo adesso….” Si schiaccia sempre di più contro di me, per sentirlo meglio contro la pancia, “meglio che ti porto a prendere il caffè adesso, altrimenti mi vieni nelle mutande”. La bacio profondamente, lingua a lingua come se fosse l’istante prima di una scopata, poi la prendo per mano e andiamo a guadagnarci la colazione.
“Mai visto uno portare una brioche con più entusiasmo!” “Hai visto poverino” mi risponde “non sapeva più come fare per vedere meglio sotto la maglia” ce la ridiamo mentre riprendiamo la strada verso il mare “Amore chiamiamo Cala Loca? Voglio stare comoda oggi e mangiare decentemente, ti va?” Si che mi va, ci mancherebbe. Chiamiamo e ci prendiamo due lettini.
“Oggi stai facendo finta ...
... di niente ma mi sembri bella carica” le chiedo, non mi riferisco a niente in particolare, ma sto in attesa, voglio vedere se ho colto nel segno “ci ho pensato ieri su cosa mettere” mi risponde, evidentemente ci ho preso “è l’ultima occasione che abbiamo di stare in spiaggia quest’anno, mi andava di giocarmela bene”.
Ah è questo che intende per bene, non porta il reggiseno nemmeno nello zaino, e perizoma nella parte sotto. Ma me ne sto zitto, le metto una mano sulla gamba e la accarezzo piano.
Parcheggiamo finalmente, scendiamo verso il mare e ci facciamo dare i lettini. Lui deve avere visto che sotto alla canotta non c’è nulla e credo abbia anche intuito che niente ci sarà per tutta la giornata. Non se ne va, si ferma a chiacchierare. Guardo Sara, ci è bastato uno sguardo, ci siamo capiti. Lei cerca di fargli scoprire le carte, allora si gira verso il mare, dandoci le spalle, mentre lui continua a scambiare due parole con me.
Sara si toglie la canotta passandola da sopra la testa, e lui ovviamente non perde nemmeno un secondo: sì, sta parlando con me, ma la testa è girata verso Sara.
Lei lo sa benissimo, si volta, fa un passo verso di lui e rientra nel discorso, chiede semplicemente cosa c’è per pranzo, in topless a non più di cinquanta centimetri de lui.
Che snocciola il menù, senza tralasciare nessuna portata; è evidente che vorrebbe restare per vedere che tipo di costume indossa sotto, ma Sara questa soddisfazione non gliela vuole dare, si siede e inizia a ...