1. Cuck, bull e pepite


    Data: 29/12/2019, Categorie: Tradimenti Autore: cagliostrus, Fonte: Annunci69

    ... faccio segno di tacere e di venire al mio fianco. Per distrarre Carla da eventuali rumori le schiaffeggio con forza la vagina, suscitando un suo urlo di dolore.
    
    Paolo si accovaccia al mio fianco e guarda affascinato il sedere di Carla già arrossato per le sculacciate.
    
    Carla riprende a mugolare, mentre il suo sesso gonfio e arrossato inizia a secernere un liquido lattiginoso che le bagna abbondantemente il perineo. Senza emettere un suono indico a Paolo di leccare quel liquido, toccandola solo con la lingua. Quando Paolo, vinta una esitazione iniziale e spinto materialmente da me, che lo afferro per le braccia, inizia a leccarla, il mugugno di Carla sale di intensità e frequenza. Sono degli urlettini di piacere che si alternano a parole sconnesse, tipo: si, così, continua, voglio godere, non ce la faccio più, scopami... ti prego...
    
    Improvvisamente mi rendo conto che il mio progetto di emancipare Paolo ad un ruolo più virile e al contempo sottomettere Carla per bilanciare il rapporto di potere fra i due, è sbagliato e velleitario. Paolo si è ormai troppo adattato al suo ruolo subalterno, il suo malessere non è dovuto all'umiliazione, ma solo al timore di essere escluso dalla sfera sessuale trasgressiva di Carla. Mentre lei è solo desiderosa di un maschio che la sappia fare godere possedendola con adeguato vigore.
    
    Non so se questa improvvisa consapevolezza sia obiettivamente maturata da riflessione o sia solo una subdola scusa per consentirmi di fare quello che ...
    ... sto per fare, in barba alle mie stesse regole.
    
    Decido di non pensarci: il culo all'aria e la vagina sbrodolante di Carla sono troppo invitanti e da troppo tempo.
    
    Scosto Paolo, slego i polsi e le caviglie di Carla, consentendole di rilassare i muscoli tesi, ordinandole però di restare carponi, sulle mani e le ginocchia.
    
    Prendo da un cassetto una scatola di preservativi ed indico con un gesto a Paolo di tornare a sedersi sulla poltroncina. Indosso il condom sulla mia asta ormai turgida da troppi minuti, mi inginocchio dietro a Carla, le afferro i glutei e punto la cappella contro quella vagina arrossata e gonfia di umori. Carla avverte le mani ed il cazzo, intuisce e inarcando il bacino e allargando le cosce si offre oscenamente bramosa: ” Fottimi... Ora!” dice. Un ordine perentorio che non ha nulla di sottomesso.
    
    La accontento, soddisfacendo al contempo la mia stessa brama, affondando con un colpo violento che mi porta a cozzare direttamente sulla sua cervice uterina, essendo la vagina totalmente spalancata, per tutti i trattamenti precedenti.
    
    Lei non attendeva che questo e subito manifesta gli spasmi di un evidente orgasmo. La sua vagina si contrae avvolgendomi il pene come in una morsa soffice ma vigorosa. Si stringe spasmodicamente per due tre secondi per poi rilassarsi e restringersi ancora, ritmicamente. Mi godo questo sublime massaggio assieme al suono del suo piacere fatto di versi e parole mozze, fino a quando sembra placarsi.
    
    A quel punto inizio a ...
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