Cuck, bull e pepite
Data: 29/12/2019,
Categorie:
Tradimenti
Autore: cagliostrus, Fonte: Annunci69
"La sessualità umana è sempre stata accompagnata dalla costante presenza di desideri perversi, da interessi che si discostano da ciò che è comunemente ritenuto legittimo, quasi che la perversione rappresenti un aspetto irrinunciabile della sessualità stessa. Anzi, è proprio la trasgressione che contraddistingue la sessualità, ne mantiene e valorizza l’importanza, come se l’uomo, o la donna, avesse bisogno di limiti da superare e di regole da infrangere."
Questa lectio magistralis, impartita per l'ennesima volta al mio nuovo paziente, Paolo di Roma, lo lascia come spesso capita, a bocca aperta. Mi chiedo quanto abbia compreso e se sia sufficiente a sedare almeno in parte la sua ansia, divenuta pian piano nel tempo, angosciante. Tanto opprimente da portarlo da me, lontano da casa e all'insaputa di sua moglie, della quale è divenuto sempre più sessualmente succube, nel corso degli anni.
"Si, ma praticamente cosa propone?" mi chiede dimostrando il tipico senso pratico dell'uomo d'affari. "Vedi, Paolo, se in tutti questi anni non hai mai pensato di superare le condizioni obiettive di carenza sessuale e di quasi impotenza, tali da farti disprezzare e tradire platealmente da tua moglie, significa che sei a tua volta affetto da una parafilia opposta e complementare a quella di lei. Anzi, da quello che mi hai raccontato, credo che il tuo masochismo sessuale, ovvero il piacere che provi nel ricevere sofferenze ed umiliazioni, sia stato il fattore primario e determinante, mentre ...
... il sadismo che tua moglie pratica nei tuoi confronti sia secondario e determinato. Per verificare l'esattezza di questa ipotesi occorre che tu coinvolga tua moglie. Dovrai convincerla a venire qui con te e partecipare al trattamento.”
Per Paolo fu un compito ingrato, quello di confessare a Carla di essere ricorso al mio aiuto a insaputa di lei, ma la reazione della moglie fu sorprendentemente molto più positiva di quanto sia lui, che io stesso, ci aspettassimo. Carla iniziò di buon grado uno scambio di idee e informazioni, con me, tramite email, raccontandomi per filo e per segno la loro storia, dal suo punto di vista. Paolo, come prevedibile dal suo carattere subalterno, si ritirò in secondo ordine, lasciando a Carla campo libero. Ma il mio obiettivo era l'opposto: reputavo necessario scalzarla dal suo ruolo dominante e sottometterla per vedere di stimolare l'empatia di lei verso di lui, con una terapia di tipo avversivo.
Il giorno stabilito per l'incontro con Carla era arrivato e mi raccolsi in meditazione per circa un'ora per prepararmi al controllo del controtranfert, che avrei sicuramente sviluppato potentemente, conoscendo la mia personale propensione al ruolo dominante.
Il controtransfert non andava represso, ma controllato ed utilizzato in modo proficuo. Facile a dirsi, ma sarebbe stato difficile a farsi.
Di questo ero consapevole e a questo mi concentravo.
Carla mi aveva inviato delle sue foto per cui ero preparato, ciò nonostante le sue forme procaci e ...