Cuck, bull e pepite
Data: 29/12/2019,
Categorie:
Tradimenti
Autore: cagliostrus, Fonte: Annunci69
... sensuali, la sua femminilità prorompente misero subito alla prova il mio autocontrollo. Paolo, la cui figura non era certo imponente, sembrava essersi ulteriormente rattrappito e con un flebile saluto si era rifugiato su una poltroncina d'angolo, il più defilato possibile. La scena era tutta per Carla e il mio compito era farla scendere dal piedistallo di primadonna al rango di coprotagonista, allo stesso livello del marito. Un arduo obiettivo.
Aveva già firmato l'assenso ad essere legata, imbavagliata e bendata, nonché ad essere sottoposta a manipolazioni corporali, genitali compresi, esclusi i rapporti sessuali. Questa esclusione avrebbe rappresentato un ostacolo? Inoltre il Cialis che avevo prescritto a Paolo gli avrebbe procurato un effetto sufficiente a migliorare le misere dimensioni del suo pene, che normalmente non superavano i dieci cm. di lunghezza e due di diametro, in erezione?
Questi gli interrogativi che mi ponevo mentre chiedevo con tono distaccato a Carla di iniziare a spogliarsi molto lentamente e senza distogliere lo sguardo dai miei occhi.
La bella signora iniziò lentamente sbottonando la camicetta di organzina nera trasparente, scoprendo centimetro dopo centimetro il florido seno fra le sue notevoli mammelle sorrette da un reggiseno di pizzo dello stesso colore. Impiegò diversi minuti nel farlo, senza mai sfuggire al mio sguardo impassibile, manifestando solo un lieve tremolio della mandibola, forse per il freddo o per l'eccitazione, mentre ...
... lasciava dolcemente cadere la camicetta ai suoi piedi. La sicurezza di essere ancora piacente, nonostante l'età non più giovanile, traspare dai gesti vezzosi con cui ondeggia il bacino sfilando pian piano la gonna, scoprendo così il sottile perizoma nero che non copre, ma semplicemente adorna il suo pube. Il reggicalze appare invece sfacciatamente rosso fiamma e spicca sul candore delle sue cosce candide e invitanti, come se plasmate con meringa e panna montata.
Ora porta le mani dietro le spalle a sganciare il reggiseno e nel farlo protende sfacciatamente le tette verso di me e i suoi occhi, fissi nei miei, mostrano un luccichio trionfante quando non posso impedirmi di abbassarli sulle sue prosperose mammelle, che liberate le ricadono pesantemente sul ventre. Le enormi areole scure si increspano sotto il mio sguardo e i capezzoli lentamente si ergono inturgidendosi e sembrano invitare a toccarli, a vezzeggiarli, come se animati di vita propria. Ora sono io che devo controllare un sorriso sardonico per il suo manifesto turbamento in risposta al mio sguardo invadente.
Mi guarda incerta se proseguire e rispondo alla sua muta domanda fermando, con un gesto della mano, i suoi pollici che si erano già infilati sui fianchi nell'elastico del perizoma.
“Basta cosi.” Penso che, dal momento che tutti gli orifizi sono esposti, non serve denudarla ulteriormente, al contrario: calze nere, reggicalze rosso e scarpe col tacco, le danno un'aria molto più consona al ruolo che sta per ...