1. Il Vecchio Torchio - Capitolo 2


    Data: 29/12/2019, Categorie: Incesti Autore: William Kasanova, Fonte: EroticiRacconti

    ... quasi una foglia insecchita.
    
    La guardo allontanarsi senza una parola quasi correndo come se avesse improvvisamente scoperto che sono infetta. Poi capisco: non vuole farsi vedere in mia compagnia… una compagnia molto intima… da suo fratello che, sebbene la porta del salotto in cui mi trovo sia quella più vicina alla macchina da cui è appena sceso, si dirige lungo il giardino verso un’altra posta altrove nell’edificio.
    
    Mi sento sconvolta. Disgustata e sconvolta. E con quel senso di eccitazione non soddisfatta che mi sta ancora rodendo l’anima mentre mi rendo conto di trovarmi assediata dal desiderio e dall’odio in quel maledetto break & breakfast.
    
    Non ho più consumato la colazione che si trovava sul tavolo. Quando, qualche minuto dopo, durante i quali credo abbia parlato con suo fratello, Sara è tornata a controllare come avevo trovato il cibo, ho inventato una scusa, sostenendo che ero di fretta e non avevo il tempo per mangiare. Lei mi ha rivolto uno sguardo prima confuso, poi qualcosa, simile ad un lampo di comprensione, è passato nei suoi occhi. “Questa sera mi farò… ci faremo perdonare” ha risposto, facendomi l’occhiolino, poi ha sparecchiato.
    
    Quelle parole sono ore che mi perseguitano, girano nella mia testa impedendomi di pensare ad altro: come mi distraggo un attimo, ecco che la mia attenzione viene sviata dal ricordo di Sara e suo fratello che scopano in giardino… Sono dieci minuti che il signor Facchetti, un qualche erede della famiglia che gestiva un ...
    ... secolo prima il molino Cazzaniga, mi illustra la storia della struttura. Ce la sta mettendo tutta, indicandomi ingranaggi in legno rinforzati in ferro, mostrandomi foto e disegni sul funzionamento e illustrandomi i dati della produzione di farina per il consumo locale nei vari anni, ma il suo è uno sforzo inutile, riuscendo io, forse, a prestare attenzione ad un decimo di quello che dice. Ammetto che la cosa avrebbe riscosso ben poco interesse in ogni caso, qualche dato per allungare il brodo del post che vergherò per descrivere il percorso dal paese fino al mulino attraverso il bosco e i campi di grano, ma oggi mi è impossibile trovarne anche solo una briciola e, se ci riesco, dopo pochi istanti svanisce come una scintilla che si spegne mentre vola via nel cielo notturno.
    
    La pagina di appunti sul mio tablet è praticamente vuota quando esco all’esterno e nella cartella delle foto ci sono forse tre o quattro immagini delle stanze con i muri in sasso; non sono nemmeno certa di aver immortalato la pietra da macina… Dovrò scaricarne la foto dal sito internet dell’associazione che cura il mulino se voglio metterla nel mio post.
    
    Devo concentrarmi mentre torno indietro, segnandomi la strada che percorro o non avrò proprio nulla da scrivere per il mio blog per quanto riguarda questo maledetto percorso turistico. Mi ritrovo a controllare più volte la direzione da prendere perché non ricordo il percorso che ho fatto all’andata, nella mente solo la scena di ieri sera che viene ...
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