Vorrei ma...
Data: 26/12/2019,
Categorie:
Sesso di Gruppo
Autore: dreamofthebluturtles, Fonte: Annunci69
Vorrei ma...
Era passato più di un mese da quel Sabato sera inaspettatamente infuocato.
Dopo l’incontro si erano dette poche parole, Lucrezia mi aveva riportato quasi all'alba alla macchina ancora parcheggiata fuori dalla discoteca. Io in qualche modo ero riuscito a tornare all’'isola.
Il giorno dopo ancora mezzo stordito dalla serata movimentata rimettendo in ordine i vestiti, nel taschino una sorpresa. Un fogliettino con un numero di cellulare.
Un sorriso comparve sul mio volto, non ero certo dell’identità della proprietaria di quel numero ma ovviamente non persi l’occasione.
Un sms: “ciao, se sei chi penso, spero di rivederti presto”.
A quel sms non ci fu risposta e dopo giorni anche la mia impazienza si trasformò in delusione. Fino quel pomeriggio, uno squillo, un numero che mi diceva qualcosa ma non associavo.
“Pronto...”
“Troppo cerebrale per capire che si può star bene senza calpestare il cuore, ci si passa sopra almeno due o tre volte i piedi come sopra le aiuole. Ciao...sono Lucrezia”.
Una voce sorridente che non avevo dimenticato, insieme ad ogni dettaglio di quel corpo impresso nella mia mente.
“Ma ciao!! Allora quel modo di conoscerti non lo hai dimenticato?”
“Non ho dimenticato nulla di quella sera, ma se ci vedessimo il prossimo Sabato, in zona neutra?” Ti andrebbe?”
“E me lo chiedi anche? Certo che mi fa piacere”.
E appuntamento fu, aperitivo e cena in piena Costa Smeralda, prossima al risveglio per l’imminente ...
... stagione estiva. (Quando ci si poteva ancora assembrare NDR).
Per l’appuntamento mi ero preparato bene, un look giusto curato bene.
Oddio curato bene in proporzione al punto da cui partivo.
Però dai R,eri quasi intrigante e meritevole di attenzioni dal mondo femminile. Quando ancora ignoravi che il mondo femminile le attenzioni già le aveva posate su di te. (Avvenimento che ogni volta stupisce più te che le donne NDR).
Lucrezia non potevi dimenticarla, ma vederla scendere dall'auto fu come una scossa. Era bella, con un linguaggio del corpo che esprimeva una femminilità sicura e consapevole, un sorriso solare che quella sera mi volevo godere il più possibile. Il dress...che ve lo dico a fare: tacchi importanti, un vestito che solo dopo avrei scoperto nella sua spettacolare scollatura mostrava la schiena in tutta la sua candida bellezza, le lunghe gambe, i capelli raccolti dietro.
“Buonasera”
“Buonasera a te Lucrezia”
Un bacio molto soft sulle labbra celebrò il rivedersi dopo diverse settimane.
“Sei nervoso?” mi chiese Lucrezia.
“Beh, la bellezza femminile mi rende sempre nervoso, e te ne hai da vendere”
“Dai R. abbiamo tutta la sera perché tu possa rilassarti e per rilassarci. Vedrai che troveremo il modo perché ti passi il nervosismo verso la bellezza femminile” Il tutto con un sorriso a metà tra il rassicurante e il malizioso.
Aperitivo e cena andarono bene. Due caratteri divertenti, lei leggermente dominante nella sua indole, io molto portato a ...