Babbo natale a casa di giulia
Data: 25/12/2019,
Categorie:
Prime Esperienze
Autore: Shoganai65, Fonte: Annunci69
... piacere” le proposi senza pensarci sopra.
“Sarebbe troppo gentile, non vorrei approfittare del suo tempo” mi rispose con un tono che mi fece capire che non le sarebbe dispiaciuto fossi rimasto a farle compagnia ancora un po’.
“Nessun disturbo, tanto non ho nulla da fare stanotte e me ne tornerei a casa a giocare alla playstation…”
“Se è così, accetto il suo aiuto e poi le offro una fetta di panettone se ne ha voglia” e finalmente un sorriso le spuntò sul volto.
Mettemmo a letto i bimbi scambiandoci sguardi sempre meno timidi. Era dolcissima come mamma ma era anche una bellissima donna. Mentre si muoveva nella cameretta potevo apprezzare il fisico slanciato, i fianchi stretti, il sedere rotondo, le lunghe gambe e le caviglie sottili.
“Stanno già dormendo, adesso puoi toglierti quel vestito pesante e metterti comodo” mi disse passando a darmi del tu.
“Grazie, in effetti qui sotto dopo un po’ si soffoca” risposi sfilandomi il vestito e restando con i jeans e la t-shirt che faceva risaltare muscoli e addominali, frutto di ore ed ore trascorse in palestra.
“Wow! Non pensavo che Babbo Natale oltre ad essere buono fosse anche BONO! Complimenti, sei un bellissimo ragazzo” sorrise Giulia arrossendo per quella sua battuta.
“Anche tu sei una bellissima donna” replicai osando per tastare il terreno.
“Ma se potrei essere non dico tua madre ma quantomeno tua zia” e si diresse verso la cucina. “Ti va se invece del panettone stappiamo un Prosecco per ...
... festeggiare?” propose tornando già con la bottiglia in mano.
“Volentieri! E cosa festeggiamo, il Natale?”
“No, il Natale non mi è mai piaciuto veramente. Potremmo festeggiare il nostro incontro e fare un brindisi alla vita, che va avanti sempre e comunque!”.
Il tappo volò dall’altra parte del salotto, versammo il Prosecco nei calici e facemmo cin-cin guardandoci negli occhi. Sentii una scossa, un’energia divampare in me. Accostai le mie labbra alle sue e provai a baciarla. Avrebbe potuto allungarmi un ceffone ma non oppose resistenza, anzi. Ricambiò il bacio. Le sue labbra morbide, dolci, carnose, sensuali si appiccicarono alle mie. Fu un bacio lungo, lunghissimo e intenso. Mentre ci baciavamo la guardavo per scorgere le espressioni del suo viso, dei suoi occhi. Ero sorpreso dalla situazione che si era creata, a cui non avevo pensato e in cui mi stavo immergendo con un piacere crescente. Da parte sua percepivo il bisogno di calore, di affetto, di una presenza maschile che la facesse sentire ancora donna, desiderata, amata dopo mesi di sofferenza, tristezza e solitudine.
Fu lei a togliermi la maglietta per mettere a nudo il mio petto. Mi stringeva tra le braccia e me lo baciava con passione. Mi piaceva da matti. La sentii scendere con la lingua e le mani lungo il torace, fino alla cintura dei jeans. Il cazzo era diventato duro quando tirò giù la cerniera e lo fece uscire dai boxer. Mi guardò per un attimo quasi a chiedermi il permesso per iniziare a leccarlo. Chiusi gli occhi ...