L’ho tradito ed è stato stupendo (racconto) parte 3
Data: 24/12/2019,
Categorie:
Prime Esperienze
Autore: ToroRm2020, Fonte: Annunci69
... strofinarsi come una gatta sentendo il calore nel basso ventre aumentare come se una massa di lava fusa stesse risalendo dal profondo del suo corpo per deflagrare all’esterno, spazzando via ogni cosa. In meno di tre minuti, tre lunghi meravigliosi minuti, aveva raggiunto un orgasmo da record che le aveva quasi fatto perdere i sensi. Ma non si era fermata. Con una mossa rapida si era voltata per offrire a Carlo anche il culo, mentre con frenesia tirava giù i suoi boxer e scopriva il sesso durissimo e già bagnato sulla punta.
Ma non l’aveva subito preso in bocca. Con un senso di colpa appena avvertibile aveva ripensato alla magistrale leccata regalatale da Andrea, e a quella ancora più intensa di Sonia, cominciando a passare le labbra a qualche centimetro dalla base dell’asta, carezzando la pelle con piccoli tocchi di lingua che traevano brividi violenti dal corpo di suo marito.
Cercando di non farsi distrarre dalla lingua che continuava a frugarle la vagina fradicia, si era concentrata sul regalare piacere al suo uomo, sfiorandone i punti caldi con la maestria di un navigato direttore d’orchestra.
«Leccami il culo» aveva ringhiato, in un tono più simile al growling di un frontman death metal che a quello di un’affermata professionista.
Appena aveva sentito il calore umido della lingua carezzarle lo sfintere anale, mentre le dita di Carlo pompavano in vagina con un movimento lento, ampio e ritmato, un brivido rovente lungo la schiena aveva portato con sé un nuovo ...
... travolgente piacere. Carlo aveva cominciato a mugolare e a spingere con il bacino per forzarla a prenderglielo in bocca, ma Laura non l’aveva accontentato, aumentando la pressione del culo sulla faccia durante le contrazioni muscolari dell’orgasmo per tenerlo fermo.
«Buono, piccolo» l’aveva blandito, meravigliandosi ancora per quel pazzesco tono di voce che sembrava venirle fuori in modo così naturale. «Aspetta e mi ringrazierai.»
Stava dominando Carlo in modo dolce ma inequivocabile, e quella parola, dominazione, le aveva fatto esplodere nella mente, brillante come il lampo di una granata al fosforo, il ricordo di Sonia che mormorando un afrodisiaco «Sì, padrona» immergeva la lingua nella sua vagina ancora gocciolante urina. “Le ho pisciato in bocca ed è stato meraviglioso”, aveva pensato, passando la lingua sui testicoli, non prima però di aver carezzato con l’alito caldo il glande duro, lucido e liscio come seta purpurea. “E ho una voglia pazzesca di farlo di nuovo.”
«Implorami» aveva detto, arrivando con la lingua a due millimetri dalla punta del cazzo, ma senza toccarla. «Fallo e metterò fine alla tortura.»
«Ti prego…»
«Devi impegnarti di più, piccolo mio.»
«Ti prego, farò tutto quello che vuoi…»
Sentiva un’eccitazione mostruosa bruciarle dentro, ancora più intensa di quella che aveva provato con Andrea, e quel pensiero le aveva piantato dentro un seme che era germogliato in una nuova, stupefacente consapevolezza.
Non si trattava di Andrea, di Sonia ...