1. L’ho tradito ed è stato stupendo (racconto) parte 3


    Data: 24/12/2019, Categorie: Prime Esperienze Autore: ToroRm2020, Fonte: Annunci69

    ... Laura.
    
    Clelia arrossì. «L’ho fatto perché… Moira la tiene così e mi è parso che a Marco piacesse.»
    
    «Anche a me piace.»
    
    Clelia si concentrò un attimo e cominciò a fare pipì. Laura, per un istante, ebbe una potentissima immagine di sé a bocca aperta tra le cosce dell’amica per raccoglierne il flusso, che era sonoro, intenso e prolungato.
    
    “Oddio no.” Sentì la vulva schiudersi e inumidirsi contro la sua volontà e sperò che Clelia non lo notasse, o meglio, la sua parte razionale sperò che non lo notasse, mentre quella più ferina si augurò esattamente il contrario.
    
    Clelia finì e si asciugò con tre strappi di carta monovelo economica, mentre la mente ormai fuori controllo di Laura si chiedeva come sarebbe stato pulirgliela con la lingua.
    
    «Tutto tuo» disse l’amica, ignara della tempesta che si stava scatenando a pochi centimetri da lei.
    
    Laura tirò su con attenzione la gonna del tailleur, scoprendo il coordinato di classe che indossava.
    
    «Che bell’intimo» si complimentò Clelia.
    
    «Victoria’s Secret» rispose con voce roca. Quando tirò giù il perizoma, il cui colore da catalogo risultava essere Almost Nude, dei filamenti si allungarono dalle piccole labbra aperte e umide al tassello in puro cotone.
    
    «Oh» mormorò Clelia, che non riusciva a distogliere lo sguardo. Aveva le guance in fiamme, le pupille dilatate e le labbra scure per l’afflusso di sangue.
    
    «Tutto quel parlare di sesso mi ha fatto effetto. Scusami, non volevo metterti in imbarazzo.»
    
    «No, ...
    ... tranquilla, figurati.»
    
    Laura cercò di concentrarsi ma l’incredibile languore che avvertiva al basso ventre le rendeva impossibile rilassarsi abbastanza da svuotare la vescica. Lo sguardo di Clelia puntato tra le sue cosce la scaldava come gli specchi parabolici di una centrale a energia solare.
    
    «Non riesco» si scusò.
    
    «In quelle condizioni dev’essere difficile» rispose Clelia, la cui voce sembrava essere scesa di tonalità.
    
    Laura si sentiva colare: quell’assurda situazione da lei stessa creata la stava eccitando sempre di più.
    
    Quasi contro la sua volontà la mano destra, posata sulla gamba corrispondente, scivolò verso l’interno delle cosce finché le punte delle dita sfiorarono il clitoride eretto e le piccole labbra.
    
    Riuscì a bloccarne l’avanzata solo a pochi millimetri dalla meta, grazie a un enorme sforzo di volontà.
    
    «Non farlo» disse Clelia, in un soffio. «Non fermarti.»
    
    Laura si morse le labbra, che sentiva essere caldissime, e affondò le dita nella fessura, provando una sensazione talmente intensa da mozzarle il respiro.
    
    Cominciò una carezza lenta e profonda, resa più dolce dal gioco di sguardi con l’amica in piedi accanto a lei.
    
    «Prima hai detto che saresti disposta a…» iniziò Laura, interrompendosi prima di dire troppo. Ma ormai non era più lei a parlare quanto l’incendio feroce nel suo ventre, che voleva essere spento a tutti i costi.
    
    «…leccare la fica di Moira» concluse Clelia al posto suo.
    
    «sì… e anche se io non sono Moira...»
    
    «Sei ...
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