1. Il debito di mamma (racconto trovato in rete)


    Data: 24/12/2019, Categorie: Anale Hardcore, Autore: zizzi87, Fonte: xHamster

    ... il suo pene, non ne avevo mai visti così, sembrava il ramo di un albero, tutto storto e nodoso, non lungo ma…..grosso del tutto diverso da quello dell’altro fratello che, intanto, mi stava “sbattendo” al punto che sentivo le sue palle sbattere contro le mie natiche ad ogni colpo, presa da ingordigia allungai una mano e , successivamente la lingua, cominciai dal suo scroto, lentamente, molto lentamente, ne assaporai ogni centimetro prima di imboccarlo e farlo scorrere nella mia bocca, lo sentivo pulsare contro il mio palato, averlo nella mia bocca mi dava piacere quasi quanto l’altro pene che avevo nel mio corpo e che, imperterrito, continuava il suo andirivieni nella mia vagina, finalmente, con un grido roco, il sig. Cavalcanti venne dentro di me, sentii il suo primo schizzo caldo infrangersi contro il mio utero e, successivamente, sentii il suo pene ritirarsi da me; intanto ero presa da quello che, penso , sia stato il mio miglior pompino …….fino a quel momento, rifiutavo l’idea di lasciarlo andare, ma mi sentii sollevare e mettere sul letto e, dovetti per forza abbandonarlo, il fratello che mi aveva appena omaggiato del suo sperma presentò il suo membro alla mia bocca perché ne “risollevassi” le sorti, ed ecco sentii strusciare tra le mie cosce quel ramo d’albero, strisciò la cappella sulle mie grandi labbra che si dischiusero naturalmente ma, passò oltre, e puntò al mio buchino posteriore, quel mostro voleva infilarsi nel mio corpo dalla porta posteriore, dalla parte più ...
    ... “stretta” e difficile, appoggiò la punta al mio buchino e …… spinse, lentamente, un centimetro per volta, dandomi il tempo di abituarmi a quell’ospite tanto scomodo quanto……..piacevole, certo che stavo guadagnandomi la mia proroga ma non stavo “soffrendo” troppo, a parte quella cosa dentro di me, uhm ancora un centimetro, poi ancora, stringevo il copriletto nelle mani mentre, comunque, l’altro fratello, ballonzolava la sua cosa moscia tra le mie labbra.
    
    Ecco, era arrivato in fondo, non penso riuscisse ad andare più avanti di così, si fermò, rimasi in attesa, penso passarono quasi due minuti prima che iniziasse a muoversi arretrando leggermente e poi tornando nella posizione precedente, poi arretrando ancora un poco di più e tornando avanti, poi ancora e ancora e………..ancora.
    
    Uhmmmm il piacere che mi stava dando, tanto gliene ero grata che cominciai a succhiare con entusiasmo il cazzo del fratello che sembrò dare segni di rinvenimento, i colpi che stavo ricevendo adesso erano lunghi e profondi, la strada si era aperta, ora per lui era più agevole, tanto che, ogni tanto, usciva da me per poi rientrare quasi subito, ad un certo punto mi prese per i fianchi, si sedette contro la spalliera del letto e mi tirò sopra di se, praticamente impalandomi e facendomi saltellare su quel cazzo nodoso, il fratello si mise, invece, davanti a me e mi penetrò con un colpo secco di reni, ma l’altro fratello non veniva mai? Avevo il sederino in fiamme e quello continuava a stantuffarmi come ...
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