Il debito di mamma (racconto trovato in rete)
Data: 24/12/2019,
Categorie:
Anale
Hardcore,
Autore: zizzi87, Fonte: xHamster
... verso mia madre, lei abbassò lo sguardo e compresi che ci era già passata, l’uomo si alzò e, girando intorno alla scrivania si mise proprio di fronte a me, si appoggiò al piano del tavolo e si tirò giù la lampo dei pantaloni estraendone il pene e disse” bene, signore, chi delle due…… “ compresi subito cosa voleva, era chiarissimo, allungai una mano, gli impugnai il membro con la mano destra e cominciai a leccarlo, lo inumidii per bene e poi lo presi in bocca, volevo fare in fretta, con la coda dell’occhio avevo visto la mamma girarsi dall’altra parte, lavorai di lingua e bocca senza fermarmi, ci misi almeno un quarto d’ora prima di venir colpita proprio sul naso dal suo primo schizzo di sborra; presi un cleenex da una s**tola sulla scrivania, mi ripulii il viso e rivolgendomi all’uomo :” ci vediamo domani” presi la mamma per mano ed uscimmo dalla stanza e, dopo poco da quel posto “elegante”.
Durante il tragitto in macchina la mamma piagnucolò un po’, le dissi che l’indomani sarei andata io a saldare il debito e la riaccompagnai a casa.
Il mattino dopo, mi alzai all’alba, erano praticamente le 8, come si fa ad alzarsi a quell’ora? Comunque visto che durante la notte avevo preso una decisione, presi una piccola borsa che avevo preparato ed uscii, ho un amico barista pratico di “queste cose”, mi aspettava all’angolo di corso San Gottardo, andammo in un posto in centro noto a molti milanesi, “il monte di pietà”, unico modo per recuperare del denaro in fretta senza vendere ...
... nulla, tutti i miei gioielli erano in quella borsetta , mi servivano 8 milioni, ne ricavai 6, non erano sufficienti ma avrei fatto in modo che bastassero.
Il pomeriggio, dopo aver fatto un bel bagno caldo, mi truccai e vestii per l’appuntamento delle 16,00, un tailleur che mi invecchiava un po’ ma mi stava benissimo, con la gonna che aveva uno spacchetto posteriore che lo rendeva sexy,sotto la giacca un top di seta praticamente “inesistente”, calze di seta nere velate e scarpe di coccodrillo tacco 10, i miei lunghi capelli biondi raccolti in una trecciona che mi ricadeva sulla spalla destra occhiali dal sole, pochette anch’essa di coccodrillo con dentro i 6 milioni recuperati; arrivata davanti alla stessa palazzina del giorno prima ripetei l’iter già collaudato con la mamma e venni introdotta nello stesso ufficio, stavolta il sig. “Cavalcanti” era già seduto alla sua scrivania, non si degnò neppure di alzarsi, con un cenno mi indicò una delle poltroncine di fronte a lui, mi sedetti accavallando le gambe ed appoggiando la pochette sulla scrivania, lui intervenne subito :” Ha portato i soldi?”,
Risposi che li avevo portati ma che ne avevo recuperati solo una parte ; 6 milioni, ne mancavano “solo” 2, ma se avesse aspettato, al massimo una decina di giorni avrei provveduto senz’altro, stavolta no disse nulla, contò i soldi che avevo tolto dalla borsetta e gli avevo allungato oltre il tavolo, poi aprì un cassetto e li ripose, appoggiò i gomiti alla scrivania e mi disse :” ...