Il debito di mamma (racconto trovato in rete)
Data: 24/12/2019,
Categorie:
Anale
Hardcore,
Autore: zizzi87, Fonte: xHamster
... Signorina, le ho già concesso una proroga, per la quale, devo dire sono stato pagato in maniera soddisfacente, almeno per me, però per una decina di giorni………… ho paura che il prezzo sia molto più alto, inoltre devo, per forza chiedere un parere al mio socio che, oltretutto è anche mio fratello”, risposi chiedendo di darmi un’idea di questo prezzo così alto, allora si alzò ed invitandomi a fare altrettanto si diresse verso la porta dalla quale il giorno prima era uscito, mi invitò ad entrare e mi ritrovai in una specie di soggiorno, con due divani, ad uno dei quali era seduto un uomo, con un giornale in mano,che aveva in effetti una qualche somiglianza con il sig. Cavalcanti, questo, a differenza del fratello, si alzò per stringermi la mano che, tenne tra le sue per qualche istante squadrandomi con attenzione, il fratello gli spiegò il problema e la mia richiesta di proroga, poi, lasciandomi in piedi, davanti ai divani si sedettero vicini, poi il “nuovo” fratello mi disse, indicandomi un’altra porta alla sua sinistra :” vai in quella stanza, c’è un letto, spogliati ed aspetta”, quasi come un automa, con le gambe rigide, obbedii, entrando in quell’altra stanza, mi richiusi la porta dietro le spalle e mi ci appoggiai respirando forte, poi mi guardai intorno, a parte alcuni mobili antichi lungo le pareti, il centro della camera era dominato da un grande letto a baldacchino, con drappeggi rossi e un copriletto dello stesso colore, tolsi la giacca del tailleur e la appoggiai su ...
... una poltroncina, poi “scesi” dalle mie scarpe, feci scorrere la cerniera della gonna e un po’ sculettando la feci scivolare per terra, poi la raccolsi e le feci raggiungere la giacca, mi feci passare il top sopra la testa, poi slacciai gli automatici del reggicalze e sganciai le calze appoggiando i piedi al sedile della poltroncina, staccai il reggicalze ed infine, chinandomi in avanti mi tolsi le mutandine di pizzo, poi rimasi in piedi, di fianco al letto ad aspettare.
I due fratelli entrarono insieme, mi guardarono girandomi intorno, poi sorrisero, quasi contemporaneamente,
il sig. Cavalcanti si tolse la giacca e in poco tempo si spogliò completamente, mi venne vicino, mi fece girare verso il letto, poi mi spinse facendomi piegare in avanti, sentii le sue mani allargarmi le natiche e la sua lingua lambirmi le grandi labbra ed il buchino posteriore, io,ero praticamente distesa in avanti sul materasso, però con i piedi per terra ed il viso appoggiato al copriletto, cominciavo a sentire l’effetto di quella lingua, le mie labbra si gonfiavano, ero già bagnata abbondantemente, oltre la lingua sentivo anche le sue dita intrufolarsi nei miei orefizi, ora volevo mi penetrasse, volevo un cazzo dentro di me, e glielo dissi, quasi urlando, non si fece pregare e sentii la sua cappella farsi strada nella mia fica fradicia di umori, aprii gli occhi mentre lui mi penetrava e, davanti al mio viso, vidi il fratello, completamente nudo, seduto davanti al mio viso, la cosa incredibile era ...