1. Una calza velata, un tacco 12 e ...che il gioco prosegua


    Data: 23/12/2019, Categorie: Etero Autore: yuba, Fonte: EroticiRacconti

    “Chiamami, chiamami, chiamami”, un richiamo costante nella mente, questo foglietto stropicciato che non smetto mai di leggere, ho ancora il suo sapore nella bocca, e la sensazione della sua saliva calda e abbondante, la sua lingua invadente, violenta, prepotente ingorda muoversi contorcendosi intorno alla mia, lasciandomi senza respiro e le sue mani forti comprimermi le natiche e intrufolarsi fino a sfiorare la mia fessura umida e calda ma senza voler proseguire, lasciandomi invasa da una profonda voglia e di voler continuare….
    
    Faccio bene a chiamarlo? Questa domanda mi tortura la mente ma il corpo e la pelle vincono sulla mente, tanta è la voglia di riprendere da dove lasciato…
    
    33625…..stacco immediatamente la comunicazione, non mi oso, ma lo desidero, tanto troppo….cosa faccio? Mi vergogno, “ma sei poi mi metto in un guaio? Ma perché invece non potrebbe essere meraviglioso, essere al posto giusto nel momento giusto …..si voglio pensare così …basta pensare, non ho più 20 anni e chissenefrega” ……….apro lo smartphone e mando un messaggio vocale su WhatsApp
    
    “ ciao, scusa il disturbo non so se ti ricordi di me, io non riesco a non pensarti…sono la donna delle calze velate …quella delle scarpe blu, e marroni… mi hai detto di chiamarti e così ho pensato di farlo”
    
    Attendo con ansia la sua risposta ma il messaggio ha la spunta blu già da alcune ore ma nessun contatto da parte sua, inizio a pensare che probabilmente non mi contatterà mai, forse non ha provato le stesse ...
    ... sensazioni che ho provato io con quel bacio…. solo se ci penso i brividi mi scorrono sulla pelle, mi sarei lasciata spogliare nuda li in mezzo alla gente, mi sarei fatta trascinare dalle sue mani dal suo corpo, dalle sue vibrazioni, senza pensare a nulla….vestita solo delle mie emozioni…….. come la coppietta che tanto avevo invidiato quel giorno.
    
    Tengo la testa impegnata, provo a leggere, provo a scrivere, cammino per la stanza….accendo la musica e canto…..accompagnata dal mio fedele canarino che fischia con un tono di voce più alto del mio per cercare di contrastarmi…poi un “TIN” mi fa sobbalzare…....” dimenticarmi di te? nessun uomo lucido di mente potrebbe farlo, tu non hai idea esattamente di quello che mi hai fatto in quel negozio...aspettavo la tua chiamata, non avrei saputo altrimenti come rintracciarti”
    
    “ho voglia di vederti….”
    
    Dopo una serie di messaggi, ci accordiamo per la giornata successiva per una passeggiata in un parco al centro della città (molto noto come luogo per il ritrovo delle coppiette innamorate), cena e….spero con tutto il cuore e non solo con lui….del dopocena.
    
    Scelta accurata dell’abito, una sottoveste di raso che scivola morbida sul mio corpo, coprendolo come un velo, due sottilissime bretelline che si mimetizzano nella pelle delle spalle, preferisco non indossare il reggiseno per lasciare nessun segno sul tessuto che non siano le mie parti del corpo che vogliono mostrarsi…e lo so che vorranno mostrarsi….uno slip color carne in raso, ...
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