1. Storia di una sirena 2 - di bocca buona


    Data: 22/12/2019, Categorie: Gay / Bisex Autore: Syren, Fonte: Annunci69

    ... nelle situazioni erotiche più assurde, come il rimanere rinchiuso dentro la scuola per tutte le vacanze pasquali insieme al mio compagno Fabiano; occupandomi dei suoi appetiti sessuali, in quanto, in mancanza di donne, era obbligato a doverli sfogare con me. Oppure gustarmi il corpo sportivo di Pietro, l’amico calciatore di mio fratello, accoglierlo nella mia camera dopo una partita, sfiorare i suoi muscoli scattanti, baciarlo e dimostrargli che potevo dargli più piacere di una femmina. Trovare un naufrago tra gli scogli di Cala Regina e succhiargli un improbabile cazzo duro mentre era svenuto; essere abbordato dall’autista dell’autobus che mi aveva fatto l’occhiolino la mattina ed essere deflorato nel suo mezzo nel deposito serale. L’immaginazione non mi mancava.
    
    Prendevo spunto anche dagli innumerevoli video porno o immagini erotiche che scandagliavo nel mondo virtuale. Oltre alla cocente curiosità di come potesse gustare una cappella maschile, mi soffermavo spesso a studiare il piacere degli attori che ricevevano la dotazione dei colleghi durante rumorose penetrazioni.
    
    Queste osservazioni mi portarono a domandarmi se anch’io potessi provare un tale godimento anale dato che finora mi ero concentrato solo su quello del pene.
    
    Cosicché decisi di ampliare l’esplorazione del mio corpo in zone ancora sconosciute e intimamente meno evidenti. Nei momenti di sicura solitudine in casa o nel casolare abbandonato (La fortezza della depravazione dei miei amichetti segaioli) ...
    ... quando nessuno poteva disturbarmi, mi spogliavo di qualsiasi indumento e aprivo le gambe.
    
    Concentrandomi su una facile visualizzazione erotica, con mano incerta e dita curiose titillavo delicatamente l’ingresso del mio orifizio più intimo. Sempre grazie ai porno, sapevo che bisogna inumidire e lubrificare la zona per facilitare l’entrata di un corpo estraneo; m’inumidivo così i polpastrelli e li facevo scivolare sul buco del culetto scostando una coscia.
    
    Era piccolo, sigillato e pieno di pieghe…mi faceva strano tastare una zona solitamente adibita a qualcosa di poco igienico…ma mi ero pulito bene per l’occasione e la curiosità era troppa.
    
    Infilai con estrema attenzione la prima parte di una falange, ma, a parte un fastidio simile ad una supposta che si introduce, non provai nessun trasporto trascendentale. Sfilai il dito ed annusando odori più interni e non familiari, evitai ulteriori indagini.
    
    Nulla però m’impediva di trovare alternative meno personali da introdurre e, ricordando grossi oggetti fallici in alcuni video che stimolavano altrettanto piacere anale, mi guardai intorno alla ricerca di un ipotetico pene finto.
    
    In quella prima occasione mi trovavo nella mia cameretta e il fortunato candidato risultò essere una penna non più funzionante che conservavo ancora in un cassetto: era liscia, tonda, priva di scanalature ed essendo asciutta non rischiavo di macchiarmi d’inchiostro.
    
    Rimettendomi in posizione comoda, la succhiai con abbondante lavoro salivare ...
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