Godere nella vergogna xiv
Data: 22/12/2019,
Categorie:
Etero
Autore: sesamoandmia, Fonte: Annunci69
... sensazione, quella specie di lattice tra le dita, sembrava pelle. Guardai ancora Gaston che sembrava spazientito, guardai il cameriere che intanto si era spogliato e puntava verso di me il suo sesso eretto.
Feci quello che mi era stato detto, misi il profilattico tra le labbra, avvicinai la bocca al sesso del cameriere e lo imboccai, il profilattico si srotolò e rivestì il suo sesso .Restai inginocchiata davanti a quell’uomo con il suo sesso in bocca .
RODOLFO
Chiuso nella mia stanza d’albergo senza trovare nessuna soluzione. Gaston padrone di Mia, come avevo mai potuto accettare una proposta del genere? Eppure provavo una malsana eccitazione immaginando mia moglie sottomessa a tutte le abiezioni che quello sconosciuto avrebbe potuto proporle.
Disteso sul letto senza riuscire a prendere sonno. Mille pensieri si accalcavano nella mente primo fra tutti la paura che Mia potesse essere riconosciuta dagli amici italiani di Gaston. Chi potessero essere al momento lo ignoravamo ,ma sarebbe stata un’amara sorpresa. Mi chiesi se Mia volontariamente stesse accettando quel ruolo che non le apparteneva.
Improvvisamente l’arrivo di una breve clip mi fece capire quanto fosse ben calata in quel ruolo. Mia inginocchiata con un ragazzo che la stringeva da dietro accarezzandole le tette mordicchiandole il lobo di un orecchio.
La voce di Gaston che probabilmente stava riprendendo la scena “cosa vuoi che faccia di te ?” e Mia, quasi balbettando, rispondeva “ fammi diventare ...
... la tua schiava ….. sono una succhia cazzi mi piace farmi inculare … fammi scopare da chi vuoi , sono la tua puttana mandami in mezzo ad una strada a battere” . Quelle parole mi stroncarono. La mia dolce mogliettina si stava comportando come la più squallida delle puttane .
Ripensai alla nostra prima serata di vacanze quando dopo avermi succhiato il sesso ed ingoiato il mio sperma ,cosa impensabile prima di partire per Parigi, le avevo chiesto se le piacesse essere trattata come una puttana e lei gemendo aveva sbiascicato un si. Io non avevo smesso di accarezzarla e le avevo promesso che il giorno dopo l’avrei fatta camminare nuda davanti a Gaston facendola diventare la sua puttana e lei partecipe di quella fantasia si era lasciata andare ad un orgasmo quasi incontenibile. Quella assurda proposta era diventata realtà. Mia, l’amabile mogliettina e seria professoressa, si era lasciata trascinare in un abisso senza fine perdendo ogni dignità. Ci eravamo spinti al di la dell’immaginabile e forse avremmo paga un prezzo troppo alto per quella trasgressione, tuttavia quella mia preoccupazione era controbilanciata dall’assurdo e torbido piacere che quella situazione mi stava dando. Avevamo lasciato che Gaston si intromettesse così pesantemente nel nostro rapporto di coppia e purtroppo quello era solo l’inizio e lo capii quando il suono del cellulare mi avvisò dell’arrivo di una nuovo foto : un primo piano di Mia con in bocca un sesso protetto da un profilattico e la sgradevole ...