1. Francesca: racconti 7 e 8


    Data: 16/12/2019, Categorie: Etero Lesbo Autore: 1948, Fonte: RaccontiMilu

    ... che in piedi? Ammettilo che ti è piaciuto! Ho capito che sei una troietta, vedrai che stanotte ti scoperò ancora, ti farò impazzire!” Il linguaggio, che mai prima aveva utilizzato, aveva eccitato Francesca ancora di più e si sentiva sempre arrapata. Le braccia erano ancora legate agli anelli ed era alla mercé della sua amante di maggiore età la quale le ha passato la lingua sulla parte interna delle braccia facendola eccitare nuovamente. Lo stimolo è stato tale che quando è arrivata alle ascelle ha avuto un altro orgasmo. “Solleva il bacino che ti metto un cuscino sotto!” le ha ordinato Mirta. In quella posizione si sentiva più esposta ma si sentiva felice di esserlo. Mirta le ha sollevato le gambe mettendone una sulle sue spalle e l’altra le ha detto di piegarla e di allargarle. La ragazza ha sentito qualcosa che le toccava il buchetto posteriore: era un dildo. Le piaceva moltissimo, le sensazioni che provava erano uniche. Lei aveva provato qualcosa da sola infilandosi le dita e muovendole dentro ma niente era simile a quel che Mirta stava facendo. Francesca voleva che la aprisse dietro, volevo sentirsi piena, voleva essere inculata e possibilmente avere un altro dildo davanti a vibrare insieme per farla veramente impazzire di piacere.
    
    Al centro commerciale (pub 8)
    
    Con la sua amante, Francesca è uscita a fare spese. Mirta vuole che l’abbigliamento sia sempre inappuntabile anche se semplice ed essenziale. La donna ha pensato che per fare spese in un centro commerciale ...
    ... sia più che adatto indossare qualcosa fatto di stoffa leggera con forma attillata, una generosa scollatura e di lunghezza minima che aderisce alle curve della sua giovane amante evidenziandole per far risaltare i sinuosi i movimenti. Quei vestiti fanno sentire nuda Francesca e deve indossarli senza niente di intimo per evitare in estetismi, tipo il segno del perizoma o del reggiseno. Per dirla in poche parole: una seconda pelle che si può togliere in pochi secondi, senza dover manovrare cerniere, bottoni o altri legacci. Mirta ha un negozio di abiti ma sono eleganti e molto raffinati, però nel guardaroba è necessario tenere anche abiti di minor valore del tipo casual. Le due passano da un negozio all’altro, scegliendo qualcosa da provare. Francesca entra in un camerino e rivolgendosi a Mirta in modo innocente ma sensuale “Tesoro, puoi venire un attimo dentro per vedere come mi sta?” Il tono dell’invito è casuale ma lei ha messo un po’ di malizia nello sguardo. Nei camerini solitamente c’è lo specchio, uno sgabellino e generalmente sono chiusi da una porta o da una tenda. Nessuno fa attenzione a quel che accade all’interno. Così Francesca le fa vedere come le sta il vestito girandosi più di una volta affinché Mirta noti, da esperta qual è, tutti i particolari. Ne prova diversi e nel gioco di vestirsi e spogliarsi c’è sempre qualcosa di stimolante. Mirta si è accorta che Francesca ha voglia di lei perché la tocca con le mani e allunga i piedi per infilarli nei sandali muovendosi ...
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