Noche loca (edm.22) - Racconti Erotici

Noche loca (edm.22)

... porta gli occhiali sopra la fronte, i suoi piccoli occhi vispi e teneramente miopi fermi sul mio viso: “Guarda che a me puoi dire tutto: tra noi non ci sono mai stati segreti, tu sei il mio orgoglio e la mia ragione di vita oggi come ieri e come domani, qualunque cosa accada”

Le lacrime spuntano improvvise in grandi goccioloni che premono sugli occhi prima di scivolare sulle guance: “Hai indovinato mamma, sono innamorato di Eugène”

Ci abbracciamo stringendoci così forte e così a lungo da restare senza fiato, mi perdo come quando ero piccolo nel suo odore di buono e di casa.

In questo caldo pomeriggio di luglio Roberto è solo a casa, visibilmente soddisfatto: suo padre ha apprezzato parecchio l’andamento degli esami e, se tutto va come deve, sgancerà una bella sommetta per le vacanze estive e, chissà, forse anche per una bella macchina nuova.

La sua famiglia non è certo ricca come i Baudet, ma non sono nemmeno in miseria! In fondo suo padre è il commercialista di fiducia dell’ingegnere da quasi trent’anni.

Certo, bisogna riconoscerlo, buona parte del merito per questo risultato è di Fabio.

Strano tipo: quando lo ha visto la prima volta a casa di Eugène, così dimesso coi vestiti UPIM e il pandino da sfigato, non gli avrebbe dato due lire e invece, è innegabile, ha un’intelligenza e una capacità, di adattamento e di resistenza, davvero ammirevoli.

E’ riuscito a stregare, si letteralmente a stregare, Eugène che da quasi un mese non sembra più lui: trascura ...

... quel gran pezzo di figa della Giulia, ha smesso di scassarsi tutti i weekend e, addirittura, si è messo a leggere quei due romanzi pallosi che gli ha prestato il professorino.

Ma la cosa più strana di tutte è proprio il rapporto che si è creato con quel frocetto: dovevano farlo scappare nel giro di due o tre incontri e, invece, guarda te! Quei due sono diventati inseparabili.

Si, deve riconoscere, .. è un po’ geloso: prima erano sempre in giro a far serata e a divertirsi con le tipe, adesso invece…

Certo, povero Eugène, con quello che sta passando a causa di sua madre, magari ha bisogno di confidarsi con qualcuno e certo lui, si sa, non è proprio una cima di sensibilità!

Però ad Eugène vuole davvero bene: si conoscono praticamente da tutta la vita e se lui è contento così, in fondo, che problema c’è? Tanto, prima o poi, gli passa come gli è sempre passata con le tipe dopo uno, massimo due mesi: appena iniziano a pretendere… tac Eugène le scarica e amici come prima.

Almeno è quello che sotto sotto spera, anche perché in autunno avevano già deciso di iscriversi entrambi ad Economia e management alla Bocconi e di prendere casa insieme.

Sai quante tipe si sarebbero fatti in una grande metropoli solo che ora…

Certo i pompini come li fa Fabio quelle nemmeno a parlarne: nelle prove orali è proprio un maestro e, quasi quasi, questa sera alla festa, un ultimo assaggino potrebbe anche concederglielo.

A proposito deve chiamare i ragazzi per chiedere dove si andrà a ...