Le mie storie (108)
Data: 15/12/2019,
Categorie:
Maturo
Masturbazione
Autore: isolafelice75, Fonte: xHamster
... indugiare sul mio fianco senza però mai oltrepassare “la linea di confine”, poi entriamo ed è inutile raccontarvi la bellezza del suo studio, perché so che volete sapere altro.… Tira su le persiane con il telecomando poi apre le finestre e un balcone non molto profondo ma piuttosto lungo sembra dominare su tutta Napoli. Mi appoggio alla ringhiera per ammirare le meraviglie della mia città, lui è dietro di me con un braccio sul fianco e l’altro ad indicare i vari posti da vedere; si appoggia delicatamente, io reclino la testa sul suo petto ed in quel momento la sua mano scivola giù sul sedere. Lascio fare anzi mi piego leggermente in avanti per sentire se è eccitato e lo sento strusciarsi lentamente contro la mia gonna. Mentre le mani sul culo sono diventate due, con la mano sinistra tiro la lampo della gonna al massimo poi con il suo aiuto la sollevo fino ai fianchi; allarga l’elastico della mutanda, con le dita entra e mentre palpeggia la chiappa, si apre la cerniera… Finalmente sento la punta del suo membro appoggiarsi al mio didietro, poi scivola sulla mutanda e sento la sua asta salire e scendere giusto in mezzo. Sono eccitata, gli sussurro di scoparmi mentre con le mani abbasso lo slip pronta a prenderlo dentro. Allarga le natiche, lo infila e con mia somma sorpresa mi accorgo che è piuttosto piccolino; spinge dentro con forza, io “gli vado incontro” ansimante, anche se sono abituata ad altre dimensioni; la posizione non è di quelle comode, glielo faccio presente, lui si ...
... stacca e mi indica il divano. Mi siedo e aspetto che mi raggiunga camminando come un pinguino; gli guardo l’uccello, effettivamente non è tanto grosso, un po’ intenerita glielo prendo in bocca ed inizio a succhiare, fortunatamente è profumato, ed è facile arrivare in fondo anzi per la prima volta in vita mia riesco a mettere in bocca anche le palle. Questo gesto anticipa il suo orgasmo che assolutamente inaspettato mi riempie la bocca di sperma. Istintivamente sputo fuori tutto mentre sta godendo, ma ancora in preda all’eccitazione, scusandosi, me lo rimette sulle labbra chiedendo di riprendere a succhiare, lo accontento portando a termine il pompino come si deve. Paolo è stremato sul divano con le gambe larghe, io invece sono seduta con la gonna arrotolata, il pullover e la mutanda sulle ginocchia che con le dita gioco con la mia patata bagnata. Non so cosa fare, per fortuna accanto al bracciolo c’é un frigobar dove prendo una coca per sciacquarmi la bocca ancora impastata del suo seme. Paolo capisce il mio disagio, effettivamente vorrei tornare a casa nonostante la voglia di godere è ancora tanta, ma quando mi alzo per tirare su la mutanda, mi blocca il braccio e porta la mano verso l’uccello per farsi masturbare. È notte fonda, sono stanca ed anche un po’ delusa, ma per l’ennesima volta mi lascio trasportare dalla situazione, che ha le sembianze del suo viso solcato dalle rughe e dal sorriso di chi vorrebbe fare qualcosa per me. Lo prendo tra le dita completamente moscio, ...