1. Asparagina di Primavera / 4 - Gran finale


    Data: 13/12/2019, Categorie: Etero Autore: King David, Fonte: EroticiRacconti

    ... senso
    
    Sento che lei scende dal letto. Parla in francese alle due donne. Le saluta. Chiede loro se vogliono farsi una doccia. Se vogliono mangiare o bere qualcosa. Loro ringraziano. Loro declinano e se ne vanno. Stephanie e Inge si danno appuntamento a non so quale corso. Stephanie e Nadine si abbracciano. Lei dice solo β€˜Merci, merci, merci’ e poi va via. Rimango solo con Stephanie.
    
    - Cosa dovrei dirti?
    
    - Forse niente
    
    - Si, forse niente
    
    - Ma posso guardarti?
    
    - Si, tra poco
    
    - Tra poco
    
    - Fammi andare a bere qualcosa – dice lei
    
    - Anche io ho sete
    
    - Arrivo
    
    I suoi passi che si allontanano sul parquet gonfio verso la cucina. I suoi passi che ritornano in camera. Sale sopra il letto
    
    - Ecco – mi fa
    
    E sento sulla mia bocca un fiotto tiepido di idrocarburo. Acido e metallico. Minerale e amaro. Sapido e forte al naso. Intollerabile. Scandaloso. Pochi millisecondi e mi rendo conto che non è champagne. È asparagina. Si, Stephanie mi sta urinando addosso. Mi sta pisciando sul viso. Sono immobile. Indeciso al da farsi. Ma è lei. Non è una qualunque. È lei. Apro la bocca. Bevo quello che mi vuole dare. Non abbiamo più segreti. Asparagina di primavera.
    
    - Scusami – mi fa – non riuscivo più a tenerla
    
    - Stephanie – le dico
    
    - Si
    
    - Stephanie – ripeto
    
    - …
    
    - …
    
    - La verità è… che volevo darti tutto di me – mi fa – anche questo. Volevo che tu sapessi tutto
    
    - ….
    
    - Scusami, forse non dovevo
    
    - Stephanie – le dico
    
    - Dimmi
    
    - Anche ...
    ... io volevo tutto. Volevo quello che non hai mai fatto sentire a nessun altro.
    
    - …
    
    - Il tuo dolore. Le tue lacrime. I tuoi pensieri più scandalosi
    
    Lei si accuccia sopra di me. E finalmente mi libera dal lenzuolo. È arrivato il momento. Per un momento la luce piena mi acceca. Vedo il suo caschetto male ossigenato che rifrange il sole del tardo pomeriggio parigino, il suo seno che balla sopra il mio petto. Trascina giù tutto il sudario, lo getta per terra. Io sono nudo, lei è nuda. Lei ride e piange. Si china sopra di me e mi bacia in bocca. Un bacio profondissimo, come non me l’ha mai dato nessuno.
    
    Ci guardiamo e sorridiamo entrambi. Siamo sfatti. Siamo scandalosamente sfatti e bagnati. Bagnati di sudore, di sperma, di piscia, di champagne, di lacrime.
    
    - Ora ho capito – sorrido – il perché della pellicola sul materasso
    
    Lei ride
    
    - Avevi pensato tutto? – faccio
    
    - Forse – fa lei
    
    Ridiamo
    
    - Dimmi come fai, come hai fatto ad accendermi così tanto il desiderio – le chiedo
    
    Lei riflette
    
    - Non è che scrivo bene – dice, e si porta una mano dietro la schiena
    
    - …
    
    - E non è nemmeno che vedi bene – dice, e con l’altra mano si chiude gli occhi – anzi, non ci vedevi proprio
    
    - …
    
    - Dipende dalle immagini
    
    - Le immagini?
    
    - Si, quelle che si creano qui, nella testa – dice
    
    - Nella testa mia o nella testa tua?
    
    - Nella tua. È solo merito tuo, non mio - dice
    
    - Ah
    
    - È merito di te che leggi, di te che non ci vedi, di te che pensi, di te che ...