1. Asparagina di Primavera / 4 - Gran finale


    Data: 13/12/2019, Categorie: Etero Autore: King David, Fonte: EroticiRacconti

    ... e risucchia tutto, e ne riusciamo come nuovi, come un popolo nuovo, come dei corpi neri e di terra bagnati nel sole, finalmente fratelli. Africaeuropa. Fuck you atlantique.
    
    Non so cosa succede dopo. So solo che sento singhiozzare. Piangere sommessamente. Se avessi la vista, vedrei che Nadine dopo un primo momento di estasi completamente china sulle mie ginocchia – il mio membro ancora dentro di lei – esce e scende dal letto. Si avvicina a Stephanie, che la guarda commossa. Se avessi la vista vedrei che Nadine abbraccia Stephanie, con trasporto. Si dicono qualcosa in francese, che non riesco a capire perché parlano troppo piano. Se avessi la vista, vedrei che dopo quelle lacrime Nadine e Stephanie abbozzano un sorriso dolce, che poco dopo diventa complice e tagliente. Che dopo diventa il sorriso di due sorelle che si sono subito intese. Di due donne che hanno già inteso il mondo, che ci sono entrate dentro e ne sono già uscite e ora lo guardano da lontano. Di due sorelle che hanno voglia di sublimare tutta questa sofferenza nel dolore del sesso. Se non avessi gli occhi coperti da un lenzuolo, vedrei Nadine che si asciuga dozzinamente, che si affaccia alla finestra, a fumare una galouises.
    
    Io sono nei pensieri. Sono un uomo piccolo in un mondo grande di pensieri femminili che riesco a percorrere solo per interrotti e brevi tratti.
    
    ***
    
    Mi sono addormentato. Ancora, non so per quanto. Sono completamente sudato, bagnato, di mio e del loro. Il lenzuolo è bagnato. Il ...
    ... letto è bagnato. La plastica che avvolge il materasso ha creato una piccola pozza di sudore bollente.
    
    - Ho caldo
    
    - Spogliati – mi risponde Stephanie
    
    - Sono nudo
    
    - No, non sei nudo
    
    Ha ragione. Indosso ancora le mutande, sebbene calate sotto il mio membro. Ed indosso ancora i calzini. Il pensiero mi imbarazza.
    
    - Spogliami. Spogliatemi
    
    Sento due mani che, dall’esterno del lenzuolo, vanno sotto il lenzuolo, e mi cingono i fianchi. Da sotto il lenzuolo mi abbassano gli slip completamente fradici e me li sfilano lungo le gambe, e li fanno cadere per terra. Sento le due mani che risalgono, e mi afferrano il membro. Sento le due mani e sono magri dure e nodose. Sono quelle di Stephanie. In poco tempo il mio uccello è di nuovo duro, ed esce dal sudario. Non so in che condizioni sia. Quanto sia pulito. Non so di cosa sappia. Credo dopo questa domenica abbia tutti i sapori dell’universo.
    
    - Te lo posso dire io di cosa sa – dice Stephanie. – Ne ho voglia. Ho voglia di assaggiarlo
    
    Me lo prende in bocca con dolcezza. Avvolgendolo con le labbra umide. Le sue mani lo stringono forte. Lo clampano appena sopra i testicoli. È duro e svuotato. Penso che potrei durare tanto, ora. Sai, quelle sensazioni in cui sai che il tuo cazzo sono solo corpi cavernosi pieni di sangue, ma che lo sperma l’hai già buttato tutto fuori. Quelle situazioni in cui potresti scopare per ore, come in un laboratorio.
    
    - Di cosa sa?
    
    Lei si stacca, mi si avvicina, e più che baciarmi mi sputa in ...
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