Finalmente la cognata...
Data: 12/12/2019,
Categorie:
Etero
Autore: Jverne70, Fonte: Annunci69
Maria e Claudia erano due sorelle con un paio d’anni di differenza tra loro. Erano molto in sintonia tanto che si trasferirono entrambe nella grande città e vollero abitare vicine.
Riuscirono a trovare due appartamenti nello stesso stabile, su piani diversi.
La più piccola si era sposata da giovanissima col primo fidanzatino, senza avere avuto altre storie.
Era una vivace e piacente fanciulla quando la conobbi .
Io mi ero accasato con Maria nel frattempo.
Con Maria ci stavano alcune cose che mi rammaricavano un po’, si faceva spesso al buio e, oltre non amare l’essere guardata, nemmeno certe posizioni “fantasiose” a suo dire, le erano gradite. Per non parlare del pompino che arrivava giusto al compleanno e per Natale.
Insomma, essendo io un bel po’ più esuberante ne soffrivo un poco.
La Cognata aveva un corpicino da favola. Uno scriciolino di 165 cm, con culetto a mandolino, corpo tonico perfetto e due tettine, una terza comunque, che sfidavano, vincendo , la forza di gravità nonostante i suoi 38 anni.
Con i capelli lunghi lisci raccolti con i codini sarebbe passata per un adolescente. Sembrava veramente una ragazzina. Tutta naturale tra l’altro.
Capitava spesso di frequentarci, tra una cena fuori, il mare d’estate e anche qualche vacanza si era in confidenza.
Già quando la vidi la prima volta mi si rizzò e pensai subito a delle scene altamente peccaminose.
Poi proseguendo la conoscenza, sempre di più mi intrigava tan’è che spesso mi dovevo ...
... segare furiosamente per evitare di fare qualche atto di cui poi mi sarei pentito.
Mi attizzava anche quando passavo a prendere il sale o altre stupidaggini e la trovavo in pigiamone e ciabatte.
Il modo come sculettava anche abbigliata in quel modo antisexy per eccellenza, mi mandava il sangue alla testa.
Per non parlare del mare. In spiaggia stesi. quante volte mi misi con il viso in direzione della sua fica. Teneva le gambe leggermente aperte e cercavo di indovinare la forma delle sue labbra. Il giorno che indossò il costumino bianco stavo per sborrare, lì, come un cretino sdraiato a pancia in giù.
Costumino mini mini che metteva in evidenza quel seno anti gravità. Il tessuto dietro che veniva risucchiato dalle pieghe del culo mentre si avventurava in acqua.
Uno spettacolo puro.
Quando uscì tutta bagnata, si indovinava perfettamente la forma dei capezzoli, sognati da sempre con desiderio immenso di morderli. L’aureola ampia con bottoncino estruso in procinto di bucare il tessuto.
Davvero un tessuto magnifico quello bianco.
Per non parlare della parte inferiore, appena sdraiata a gambe leggermente divaricate le si leggeva benissimo la forma perfetta delle labbra. Sembrava fosse nuda.
Tant’è che la sorella, avvicinandosi, le disse di coprirsi....
Era sempre un tormento al mare: mi vedevano sempre perennemente sdraiato a schiena al sole.
Si chiedevano anche il perché...
Una volta, in piedi, vicini vicini, si stava parlando e lei con noncuranza ...