1. Caro Dottore...


    Data: 11/12/2019, Categorie: Hardcore, Tabù Autore: fenice1967, Fonte: xHamster

    ... tu".
    
    "Mi giudica male per ciò che faccio? Pensa che io sia un depravato?", gli chiesi tenendo lo sguardo basso per l'imbarazzo.
    
    "No, perché? Lungi da me giudicare il prossimo. Anzi, sai che ti dico? Che tu, nonostante sia giovanissimo, possiedi una conoscenza del sesso che la maggior parte delle persone la fuori nemmeno si sogna e che non avrà mai in tutta la propria vita".
    
    "Che intende dire?", gli chiesi sorpreso dalla sua risposta.
    
    "Intendo dire che la stragrande maggioranza degli esseri umani non esplora tutte le strade possibili offerte loro da madre natura. Tu hai avuto il coraggio di farlo e di avventurarti lungo percorsi non facili, cercando di scoprire chi sei realmente e che cosa vuoi dalla vita; fossi in te sarei orgoglioso di ciò che hai fatto. Non hai nulla di che vergognarti".
    
    Ero scioccato da quella sua risposta così cristallina, libera da preconcetti e sincera.
    
    "Sai", disse Danieli poggiando i gomiti sul tavolo, "Non pensare di essere il solo ad aver passato questo genere di esperienze. Anche io, a suo tempo, mi sono trovato in situazioni molto simili, le ho affrontate e le ho superate, e come vedi sono ancora qui".
    
    Poi mi restituì i fogli e mi disse: "Cerca di non fare mai nulla che possa realmente mettere in pericolo la tua salute e quella della tua partner, senza peraltro rinunciare a divertirti. Comunque so che tu sei un ragazzo prudente e responsabile; ora vai pure a casa tranquillo e salutami i tuoi genitori".
    
    Gli strinsi la mano ...
    ... e lo ringraziai affettuosamente, poi mi alzai e uscì dall'ambulatorio, con la testa che mi ronzava come un alveare.
    
    "Meno male che sei uscito. Ancora un po' e voi due facevate notte!", mi rimproverò aspramente un tipo di mezza età, scocciato per la lunga attesa, ma io non lo degnai nemmeno di uno sguardo. Ero troppo impegnato a pensare a quel che mi aveva appena detto Danieli circa la sua vita passata che, evidentemente, era in parte sovrapponibile alla mia.
    
    Mi diressi lentamente verso il parcheggio dove avevo lasciato la macchina; la misi in moto e mi diressi verso la casa delle mie due cuginette Denise e Matilda. Durante il tragitto continuai a rimuginare su quelle parole così importanti, pronunciate poco prima dal mio Dottore e mi sentì più leggero, quasi fossi stato da lui assolto e liberato - almeno in parte - da un pesante fardello di segreti e bugie.
    
    Non vidi più il Dottor Danieli. Molti mesi dopo, mentre mi trovavo all'università, i miei genitori mi comunicarono che il nostro medico si era suicidato nel suo studio, in un caldo pomeriggio di giugno, sparandosi un colpo di pistola alla tempia.
    
    Nessuno si era accorto di niente. Nessuno aveva udito lo sparo, e il suo cadavere era stato ritrovato in una pozza di sangue, solo la mattina successiva quando la moglie si era finalmente decisa a denunciarne la scomparsa alla Polizia.
    
    A quella notizia provai una stretta al cuore e mi ritornarono alla mente quelle sue parole così dolci e sagge che lui mi aveva detto ...
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