"villa mary... fantastico tuffo nel passato 2"
Data: 10/12/2019,
Categorie:
Tradimenti
Autore: quartofederico, Fonte: Annunci69
... stavano facendo sciogliere. Carezzavo la testa del mio amante, mentre egli scendeva più giù. Leccando l'ombelico prima, e soffermandosi sul pube poi, lo spinsi a raggiungere il mio sesso.
Lo stavo offrendo, per la seconda volta, all'uomo che, per una sera, tanto tempo fa, aveva già preso il tuo posto..
La sua lingua raggiunse e lambì il bottoncino duro nascosto tra le labbra della mia vagina, provocandomi una vera e propria scarica elettrica.
Sobbalzai sul letto una, due, tre volte, mentre lui, imperterrito, continuava a leccare, baciare e succhiare in mezzo alle mie gambe.
Premevo sulla sua testa, affinché non staccasse la bocca dalla mia figa, volevo godergli in bocca, volevo che ingoiasse i miei succulenti umori.
Egli sembrava veramente gradire queste mie attenzioni, ma lo sentii divincolarsi e alzò la testa, quasi a riprendere fiato.
Con una mossa fulminea, si rigirò e offrì alla mia di bocca il suo fantastico cazzo duro.
Non lo ricordavo così grosso, ma in ogni caso non persi tempo e lo baciai a labbra socchiuse, proprio come faccio con te!
Quel contatto lo fece sussultare, mi sembrò che stesse dicendo qualcosa, ma non capii bene, per cui, senza indugiare oltre, aprii la bocca e lo accolsi per una buona metà.
Sapeva di maschio in calore, quell'odore intenso, che già avevo conosciuto, raggiunse le mie narici. Lo presi in mano, lo scappellai e lo guidai nella mia bocca fino alla base.
Un conato di vomito me lo fece risputare ...
... fuori con un colpo di tosse e fu allora che lui stacco il viso dalla mia vagina e rigirandosi si stese su di me.
Mi baciò in bocca restituendomi i miei umori.
La sua lingua frugò la mia bocca, mentre io, alzate le gambe, mi offrii completamente a lui.
Scivolò in me in un solo colpo, facendomi gridare per un piacevole dolore.
Lo sentivo, tutto dentro, stava possedendo la sua… femmina in calore.
Mi trovavo in un lago di umori, che sentivo colare tra le mie natiche: Stavo godendo e mi aggrappai alle sue spalle, conficcandogli le unghie nella carne.
Ero io che scandivo il ritmo. Il movimento del mio bacino, le contrazioni e gli spasmi della mia pelvi lo stavano portando alla fine della corsa. Mi fermò e voleva sfilarsi da me, ma lo trattenni e proprio come quella volta, e volli tutto il suo denso piacere dentro il mio ventre.
Lo sentii venire, urlando il suo godimento, per poi accasciarsi prima su di me e poi al mio fianco.
Aveva gli occhi spalancati che guardavano il soffitto e il respiro affannoso di chi ha fatto una velocissima corsa.
Io ero completamente rilassata, mi sentivo quasi proiettata in un mondo parallelo, leggera, svuotata di ogni pensiero.
Impiegammo un bel po' a riprenderci, credo di essermi addormentata.
Poi, dopo essermi ripulita alla meglio, mi sono seduta alla sua scrivania e ho buttato giù queste poche righe.
Amore mio, non mi voglio più fermare, ma voglio averti fisicamente al mio fianco.
Tua Marisa."