La pecorella e il suo pastore - Racconti Erotici

La pecorella e il suo pastore

... questa volta il parroco la prese da dietro, Alessandra sentì molto più dolore dell'ultima volta, inoltre mentre introduceva il suo membro imbrattato di olio all'interno del suo ano, sentì uno sgradevole desiderio di correre al bagno. Prima di iniziare la sua seconda penitenza, Marta le aveva detto di purificare il corpo. E lei si era "purificata" il retto con acqua santa attraverso un tubo. Alessandra non provò alcun piacere, solo dolore e la voglia di andare in bagno, questa volta gemeva anche lei ma non di piacere.

"Fa molto male per favore, non ancora!"

"Devi sopportare, giovincella, stai spiando i tuoi peccati, questo è il tuo flagello, resisti e poi sarai benedetta. Se ti fermi farai arrabbiare Dio Nostro Signore."

Quella ragazza sopportava il dolore in mezzo ai singhiozzi mentre il pastore la sodomizzava. Fortunatamente, pare che questa volta non durò così a lungo come l'ultima volta.

Nel momento stesso che accolse il "liquido benedetto" con il culo, Alessandra avvertì l'irrefrenabile urgenza di correre verso il bagno più vicino e andare di corpo.

Durante quel giorno gli ricordarono mille volte che non avrebbe dovuto raccontare niente di quello che era successo, altrimenti sarebbe andata all'inferno.

Era sollevata dal fatto che rimanendo solo un giorno lontano, non pensava che sarebbe stato così doloroso.

Quella notte il parroco la costrinse a vegliare mentre aveva rapporti con Marta. Secondo lui avrebbe dovuto imparare a compiacere un uomo per ...

... quando avrebbe avuto un marito. Alessandra li osservava attentamente mentre i due facevano sesso in varie posizioni.

La vista dell'amplesso la faceva sentire eccitata.

Il giorno dopo ancora, il pastore tornò a possederla in quella stanza.

Alessandra imitò le posizioni che aveva visto la sera prima. Si posizionò sopra di lui e cavalcò il cazzo del suo pastore mentre lui la sculacciava e grugniva di piacere. Poi si sdraiò su un fianco mentre la abbracciava e la penetrava da dietro. Dopo di che, le intimò di mettersi nella posizione della pecora - per nulla smarrita - e le entrò di nuovo nel culo. Il dolore era lancinante proprio come l'ultima volta. Alessandra chiuse gli occhi e morse forte il cuscino mentre il suo pastore si lanciava su di lei da dietro tra sculacciate e grugniti. Lo sentiva arrivare alle viscere.

Due dita scrutavano all'interno della bocca di Alessandra. Riconobbe la sapidità che le dita riportavano. L'aveva assaggiata dal sesso di Marta che con altre due dita tormentava in contemporanea la sua stessa vagina e quella di Alessandra.

Svanito il gusto di sesso dalle dita, Marta pensò bene di piazzare all'interno della cavità orale, della giovane, le altre due dita impregnate di due umori differenti. Alessandra non sapeva dire quale lo eccitava di più.

Di sicuro, poteva constatare che il suo umore defluiva di più...e parecchio anche.

Questa volta la guida spirituale non versò il suo liquido dentro la giovane, ma prima di raggiungere l'apoteosi, ...