La mia esperienza con una coppia cuckold – Capitolo 49
Data: 07/12/2019,
Categorie:
Cuckold
Dominazione / BDSM
Autore: jojojos, Fonte: RaccontiMilu
... tutto…”;
– “Non ti azzardare…”;
– “Allora permettimi di aiutarti, ti prego…”;
– “Ok ok mammina, fammi un panino dai.”.
Mi baciò sulla fronte e corse in cucina, andai in sala, era tutto in ordine, avevano sistemato il casino che avevo fatto, notai che non c’era più il tavolino in sala e chiesi dove fosse, l’avevo spaccato e Paolo era andato a comprarne uno nuovo.
Fu molto premurosa e rispettosa, non mi fece nessuna pressione ed anche Paolo fu praticamente un fantasma, lo vidi unicamente quando arrivò per dire che lunedì avrebbero consegnato il nuovo tavolino e se ne andò, non restò in casa con noi.
Dopo cena guardammo un film in sala, non parlammo, ero in stato di catalessi, Simona rispettò il mio silenzio, limitandosi a guardarmi con occhi desiderosi di parlarmi, in costante attesa di un mio cenno per poter finalmente tornare sull’argomento. Il mio cervello vagava tra mille interrogativi, ad un certo punto decisi di spegnere la spina, l’amore non esisteva, era solo una questione fisica, non mi sarei mai più avvicinato così tanto ad una donna, non volevo più soffrire in questo modo, dovevo solo godermi il sesso senza lasciarmi condizionare dal cuore. Avrei voluto scopare con lei, però mi mancava il desiderio, mi sentivo come se non fossi più in grado di stare con una donna, avevo come l’impressione di fare un torto a Roberta, cosa mi stava succedendo? Presi la decisione di affidarmi a Simona, chi meglio di lei poteva farmi tornare il desiderio? Cominciai a ...
... guardarla, indossava unicamente una canotta bianca semi trasparente, senza il reggiseno, i suoi meravigliosi seni si intravvedevano, i capezzoli perennemente inturgiditi sembravano quasi perforare il sottile tessuto, le sue lunghe e toniche gambe erano lì, pronte ad aprirsi ad un mio cenno, la guardai il viso, quanto era bella, si girò verso di me fissandomi intensamente, sorrise, ebbi un erezione, abbassò lo sguardo, sorrise nuovamente e si morsicò il labbro inferiore, le feci un gesto con gli occhi come ad invitarla a dedicarsi a me, non aspettava altro, si fiondò a leccarmelo da sopra le mutande, scorreva con la bocca sulla lunghezza guardandomi eccitata, le accarezzai il viso, si appoggiò contro la mia mano come una gattina che fa le fusa, mi prese in bocca un dito succhiandolo sussurrandomi:
– “Posso?”.
La guardai per qualche secondo senza risponderle, ero eccitato per come mi implorava e per quanto fosse bella, però la tristezza era ancora dentro di me, infine le risposi:
– “Non so se ho voglia di fare sesso stasera…”;
– “Lascia fare a me, non pretendo altro che averlo tra le labbra…”;
– “Fallo allora”.
Sorrise, lo fece uscire di lato leccandolo, lo insalivò moltissimo per poi asciugarlo lentamente, era brava, le sue labbra abilissime, mi sfilò gli slip leccandomi i piedi, inginocchiata a terra succhiava le dita e leccava ogni cm di essi, intanto si masturbava, mi avrebbe curato il corpo quella donna ma l’anima era ormai compromessa. Dopo aver leccato a ...