La mia esperienza con una coppia cuckold – Capitolo 49
Data: 07/12/2019,
Categorie:
Cuckold
Dominazione / BDSM
Autore: jojojos, Fonte: RaccontiMilu
... chiamò ed istintivamente risposi senza nemmeno guardare chi fosse:
– “Chi è?”;
– “Gianluca, tesoro stai bene?”;
– “Chi è?”;
– “Gianluca sono io, stai male?”;
– “Si sto male, lasciami in pace…”.
Ricordo questa conversazione solamente perchè fu lei a raccontarmela successivamente, in realtà in quel momento non ero in grado di capire nulla.
Passai il pomeriggio a dormire, Simona mi aveva cercato per tutto il giorno, mille chiamate senza che rispondessi, andai al bar verso le 19,00, in casa non c’era più niente da bere, non saprei nemmeno dire come ci fossi arrivato, Peppe notò in che stato fossi ma gli risposi di non rompere i coglioni, volevo da bere, mi passò una birra leggera, tanto non capivo praticamente niente, chiamò immediatamente Marco per venirmi a soccorrere.
Quando arrivò gli raccontai tutto, mi portò in bagno a vomitare, poi fuori nel vicolo a prendere aria e parlare, mi disse che Simona gli aveva telefonato dopo che Peppe gli aveva chiesto di venirmi a recuperare al bar, era corsa a casa nostra dopo avermi inutilmente cercato ed era preoccupatissima, dopo pochi minuti arrivò anche lei, era stravolta, mi abbracciò chiedendomi cosa fosse successo.
– “Gianluca cos’hai?”;
– “Lasciami in pace, che cazzo ci fai qui?”;
– “Marco dobbiamo portarlo a casa, è ubriaco marcio, ma chi l’ha portato qui?”;
– “Ci è arrivato da solo, non so come ma ha fatto tutto da solo, dai portiamolo a casa.”.
Marco mi accompagnò a casa usando la sua ...
... auto, mentre Simona prese la mia, Paolo l’aveva accompagnata ma era rimasto fuori.
Quando arrivammo a casa videro il caos che avevo combinato, li sentivo parlare mentre ero intontito, la loro presenza inconsciamente però mi fece rilassare, mi addormentai risvegliandomi il pomeriggio successivo. Quando aprii gli occhi riconobbi il viso di Simona, era visibilmente preoccupata e molto premurosa.
– “Gianluca, bentornato, come stai?”;
– “Devo pisciare…”.
Mi alzai barcollando, mi aiutò accompagnandomi in bagno, ricordavo pochissimo di cosa fosse successo, l’unico sentimento che provavo era dolore, che mi partiva dal cuore e non potevo controllare, mi sedetti sulla tazza, la guardai negli occhi e lei disse:
– “La ami tanto vero?”;
– “Credo di si…”;
– “Marco mi ha raccontato quello che gli hai detto ma non ha capito un granchè, vuoi parlarne?”;
– “No!”;
– “Lo capisco, vuoi che me ne vado?”;
– “Fai quello che vuoi, lasciami solo le chiavi dell’auto…”;
– “Vorrei solo restarti accanto, posso?”;
– “Mi gira la testa…”;
– “Eri a pezzi Gianluca, è venuto il dottore stamattina e ti ha dato qualcosa per aiutarti, ti prego permettimi di restarti accanto…”;
– “Ok, fai quello che vuoi ma lasciami in pace.”;
– “Ok, hai fame?”;
– “No…”;
– “Devi mangiare tesoro, lo ha detto anche il medico, ti preparo qualcosa di leggero ok?”;
– “Hai comprato da bere?”;
– “Quello te lo scordi, se non vuoi dare ascolto a me chiamo i tuoi genitori e gli racconto ...