1. La mia esperienza con una coppia cuckold – Capitolo 49


    Data: 07/12/2019, Categorie: Cuckold Dominazione / BDSM Autore: jojojos, Fonte: RaccontiMilu

    ... ricatto questo…”;
    
    – “Lo so, però ho già fatto la mia scelta, ho spedito via fax i documenti e domani mattina mi trasferisco a Firenze, scusami ma ho preso la mia decisione, definitiva ed irrevocabile, non voglio che tu faccia niente, non prendertela con loro, è una scelta mia…”;
    
    – “Non direi, hai semplicemente ceduto ad un ricatto Roberta…”;
    
    – “Non è così, avrei potuto ribellarmi e scegliere te, probabilmente non sono abbastanza convinta di noi, insomma tu hai Simona…”;
    
    – “Simona non ci sarà più, ho scelto te…”.
    
    Mi guardò in silenzio con gli occhi pieni di lacrime, si guardò attorno e poi con la testa bassa rispose:
    
    – “Mi dispiace Gianluca, io no!”.
    
    La presi per un braccio tenendola sui fianchi e le urlai:
    
    – “Dimmelo in faccia e ti lascio andare…”.
    
    Restò con il viso girato di lato senza dire nulla, quindi nuovamente:
    
    – “Dimmelo in faccia e ti lascio andare…”.
    
    Si girò di scatto e guardandomi dritto negli occhi piangendo rispose:
    
    – “Scusami ma non posso, ti chiedo solo di non cercarmi più e di lasciare in pace i miei ok? Promettimelo!”;
    
    – “Ho capito tutto Roberta, vattene per piacere…”.
    
    Si girò e lentamente si avvicinò alla porta, la aprì, si girò verso di me e disse:
    
    – “Addio Gianluca…”.
    
    Uscì dalla porta e dopo qualche secondo scoppiai; scalciai sedie e tavolino della sala, imprecai ed infine piansi, non avevo mai pianto così tanto, solamente quando era morto mio nonno al quale volevo un bene dell’anima mi era successo, avevo ...
    ... il cuore a pezzi, provavo una rabbia in corpo incontrollabile ed un dolore indescrivibile.
    
    Restai in quello stato per tutta la notte, mi ubriacai, dando fondo a tutte le scorte di alcoolici in casa, non so a che ora presi sonno, ricordo solamente che mi svegliò il suono del cellulare, guardai chi mi stava chiamando, era Paola, la mia collega d’ufficio, guardai l’ora, erano le 9,00 passate, realizzai in quel momento che non ero andato al lavoro, risposi con voce sofferente:
    
    – “Pronto, Paola, scusami ma stavo vomitando…”;
    
    – “Gianluca tutto ok? Non ti ho visto, sei sempre così puntuale…”;
    
    – “Sto malissimo Paola, non sono riuscito a telefonare prima, devo aver preso un virus intestinale, ho passato la notte in bagno, puoi avvisare te che rientro lunedì?”;
    
    – “Mi dispiace, non ti preoccupare Gianluca, ci penso io, riprenditi”.
    
    Ero a pezzi, mi sentivo malissimo, non solo per la sbornia, era il cuore che si era spezzato, non capivo il perchè di un comportamento del genere, per l’ennesima volta si era inchinata al volere di suo padre, il vero artefice di tutto era sempre lui, pensavo si fosse scrollata di dosso la sua influenza, invece anche stavolta aveva dimostrato che era sempre sua succube. Non mi davo pace, arrivò un sms di Simona dove mi chiedeva di chiamarla nella pausa pranzo, non le risposi, non avevo voglia di parlare con nessuno. Mandai invece diversi sms a Roberta con la stessa domanda.
    
    – “Perchè????”.
    
    Tornai a bere finchè vero le 13,30 Simona mi ...
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