1. Quando ho capito di essere sfigato – la ragazza di Caserta conosciuta in chat – sesta parte


    Data: 04/12/2019, Categorie: Dominazione / BDSM Racconti Erotici, Sensazioni Autore: verginello93, Fonte: RaccontiMilu

    ... Sono molto fiera di te. Dai, ora dormiamo. Buonanotte!”. Io dissi:” buonanotte, Francesca!” Arrivò il mattino e Francesca, come sempre, non volle per niente svegliarmi. Mi lasciò riposare, perché comunque la giornata sarebbe stata molto impegnativa per me. Lei si alzò alle 8:00, io mi alzai addirittura alle 11:00. Svegliatomi, Francesca mi disse: “buongiorno, sfigatello… pronto per la classica giornata al mio servizio? Oggi è un giorno importante per me e deve essere tutto perfetto”. Io dissi: “certo, padrona, non ho certo intenzione di rovinarle la giornata”. Mi alzai e mi sistemai sempre sotto la supervisione della mia padrona e, ovviamente, per fare pipì doveva sempre tenermelo lei, anche se avevo la gabbietta di castità. Uscimmo di casa ed entrammo in macchina per dirigerci dalla sua amica estetista. Entrammo nello studio alle 12:00 e Francesca ci mise un’ora intera per curarsi a dovere. La sua amica estetista era davvero molto brava, in realtà, perché ogni volta che si metteva all’opera sul corpo della mia padrona, la faceva diventare davvero bellissima. Comunque uscimmo dallo studio alle 13:00 e Francesca disse: “bene, sfigato… è ora di pranzo ed io ho fame. Non ho voglia di cucinare a casa, anche perché mi sono appena fatta la manicure… ah, a proposito, dopo pranzo torniamo a casa e mi metti pure questo smalto rosso fuoco che mi sono fatta dare dalla mia amica sia sulle unghie dei piedi che su quelle delle mani, così impari a fare anche questa cosa”. Io dissi: “con ...
    ... molto piacere, padrona”. Mangiammo un panino al volo, perché dovevamo fare le cose con una certa celerità, anche perché stavolta ci voleva un po’ di tempo per metterle lo smalto. Dopo mangiato, tornammo a casa e la prima cosa che fece Francesca fu togliersi i sandali col tacco, sedersi e dirmi: “bene, schiavetto… adesso ti insegno come mettere lo smalto ad una ragazza, che è una delle poche cose che potrai farci, visto che il sesso per te è un’utopia ahah”. Io dissi: “sì, padrona, la ringrazio che mi insegna a metterle lo smalto per farla più bella per il suo fidanzato”. Disse ridendo: “ahahah che sfigato… mai visto uno senza un minimo di amor proprio… ti sei ridotto a mettere lo smalto ad una ragazza per il suo amante, consapevole che non te la darà mai e per di più ti umilia anche davanti alle sue amiche… ma, vabbè, immagino fosse la tua naturale evoluzione”. Io dissi: “lo so, padrona, ma per me è un piacere essere il suo sfigatello personale e prepararla per i suoi amanti”. Lei disse, carezzandomi la guancia: “bravo, schiavetto, così si fa. Ora mettiti a lavoro, forza, che dopo dobbiamo scegliere anche i vestiti”. Le misi lo smalto molto accuratamente sulle unghie dei piedi e devo dire che feci anche un buon lavoro, tant’è che ne fu molto contenta e mi disse: “schiavetto, ma sei bravissimo… nemmeno la mia amica estetista avrebbe saputo far meglio. Grazie a te a Marco verrà duro come il marmo ed io godrò come una matta! Dai, ora passiamo alle mani”. Feci anche questo e feci ...
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