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La mia storia 16 – Ritorno a casa
Data: 01/12/2019, Categorie: Cuckold Incesti Gay / Bisex Autore: bruno55, Fonte: RaccontiMilu
... e si sistemano abbracciati sul divano per vedersi il film che Antonella stava guardando la sera prima; alla fine del film lei gli dice: “E’ tanto che non lo facciamo sul divano vero?” e subito si china e prende l’uccello fra le labbra: “Oooooooohhhhhh” geme lui che non se lo aspettava; lei si dimostra di nuovo una pompinara impareggiabile, e il grosso pisello di Marco svetta durissimo in neanche dieci minuti; Antonella si alza in piedi e ci si cala con decisione: “Oooooooohhhhhh ….. oooooohh …… aaaaaaaaaaaaaaaaahhhhhhhh ….. aaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaahhhh” geme quando ci si impala completamente, con le enormi tettone schiacchiate sul petto di lui; poggia le mani sulle spalle di lui e comincia a cavalcarlo, coadiuvata dalle mani di Marco sotto le sue chiappe: “Siiiiii ….. oooohh aaaaahhhhh ….. Dio come godo …… oooooaaaaahhhhhhhhhh” geme travolta da un violento orgasmo. Dopo che Marco le farcisce la figona con una lunga sborrata, i due se ne vanno a letto dove scopano altre due volte a pecorina e a missionario; poi distrutti si addormentano abbracciati l’uno di fronte all’altra, con le bocche quasi a contatto. Quando si risvegliano di buon mattino, i due fanno di nuovo all’amore, si fanno la doccia insieme e dopo un’abbondante colazione si mettono entrambi al computer per scrivere la storia che avete letto ...
... finora. Antonella rimane di sasso leggendo delle scopate di Marco con sua madre e con la madre di Riccardo, mentre sorride a leggere della fantasia di suo marito nelle masturbazioni e torna seria nel vedere la sua assidua e lunga frequentazione con prostitute e trans. Dal canto suo, Marco viene finalmente a sapere che quella notte in cui lui non aveva chiuso occhio, quando lei era uscita con il suo ex, non aveva tutti i torti; viene poi a sapere dell’esistenza di Saverio e del collega di Antonella suo omonimo, nonche’ di tutti gli altri colleghi che hanno goduto delle grazie di sua moglie; lei descrive anche la vicenda con Orfeo, benche’ Marco in parte lo sappia gia’ e viene a sapere dell’esistenza di Laila e di cosa ha fatto Marco negli ultimi due mesi. Quando chiudono il lungo file, e’ ora di cena: “Come cenavi sempre quando stavi da Laila?” chiede lei: “Provolone e insalata” “Appunto!” risponde. Dopo dieci minuti i due sono a tavola con davanti due piatti con due grosse fette di auricchio piccante ed un’insalatiera di lattuga; svuotano i piatti con voracita’ e se ne vanno subito a letto, l’indomani tornano entrambi al lavoro; dopo una decina di minuti dalla stanza da letto arrivano distinti due versi destinati a diventare, da quel momento la colonna sonora della loro ritrovata vita di coppia: “Oooooohhhhh” “Aaaaaaaaaaaaaaaaaaahhhhhhhhh”.