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La mia storia 16 – Ritorno a casa
Data: 01/12/2019, Categorie: Cuckold Incesti Gay / Bisex Autore: bruno55, Fonte: RaccontiMilu
... toccano le palle di lui; inizia a cavalcarlo dondolando le sue abnormi tettone e neanche cinque minuti dopo: “Vengo ….. vengooooooo …… aaaaaaaaaahhhhhhhhhuuuuuuhhhhhhhhh” urla travolta da un violentissimo orgasmo a cui ne segue un secondo in rapida successione; Marco la tira a se per baciarla: “Amore mio” si lascia sfuggire lei dopo il lungo bacio con la lingua, mentre lui non smette di sbatterla da sotto facendola sobbalzare e gemere ad ogni bordata. Dopo un quarto d’ora scarso la fa chinare su di lui e con un poderoso colpo di reni la gira di schiena sul lettone e la sbatte a missionario, facendola ululare di goduria: “Oooooooooooooaaaaaaaaaaaaaaaaaaahhhhhhh …. vengoooo”. Passa un altro quarto d’ora prima che Marco innaffi il viso e le tettone di Antonella con una lunga e calda sborrata; lei infoiatissima la raccoglie e se la succhia tutta con le dita, poi lo tira a se per dare il via ad una nuova lunghissima pomiciata, abbracciati stretti e rotolandosi sul lettone. Dopo un po’ Marco la cavalca nuovamente a pecorina, facendole perdere di nuovo il conto degli orgasmi che la travolgono durante la lunga ora di trapanata continua ed instancabile; si sente sua, finalmente, appagata come non mai in tutta la vita. “Adesso ti preparo una bella cenetta Marco, prima pero’ ho bisogno di una doccia” “Anche io ne ho bisogno, ma vai prima tu”; lei lo bacia in bocca e se ne va al bagno, da dove si sente subito lo scroscio ...
... dell’acqua. Dopo una decina di minuti Antonella esce dal bagno in accappatoio e tutta profumata: “Ho fatto, puoi andare” dice senza ricevere risposta. “Marco mi hai sentito, puoi andare” ripete, sempre senza ricevere risposta; si affaccia nella stanza da letto, ma Marco non e’ li: “Marco!!” chiama con voce un po’ rotta girando per tutta la casa: “Ma dove sei?” con l’angoscia che la prende sempre di piu’; quando capisce che lui non c’e’ viene colta da un violento tremore e gli occhi gli si riempiono di lacrime “No! Dio no ti prego, non puo’ essersene andato. Non puo’ avermi fatto questo, no ti prego”. E quando ormai non riesce piu’ a trattenere i singhiozzi sente la chiave che entra nella serratura e lo vede comparire sorridente con in mano le due grosse borse che aveva portato via da casa piu’ di due mesi prima: “Che dici, forse era meglio che mi riprendevo l’accappatoio prima di farmi la doccia . …. ma che cos’hai?”; lei per tutta risposta gli butta le braccia al collo e lo riempie di baci sul viso, inondandoglielo di lacrime; dopo un po’ la stacca da se con delicatezza: “Hai pensato che me ne fossi andato?” “Si, e mi sembrava di impazzire”. Lui lascia le borse a terra e si sistema in poltrona, invitandola a sedersi sulle sue gambe; le sorride carezzandole il viso per asciugarlo dalle lacrime: “Antonella, non voglio farti un discorso, magari piu’ tardi avremo modo di chiarirci per bene; ti dico solo che non sono tornato ...