Padroni e schiave cap. 1
Data: 26/11/2019,
Categorie:
Cuckold
Dominazione / BDSM
Autore: Koss, Fonte: RaccontiMilu
... sottomessa al suo Padrone. Altre due volte aprirono cancello e portoncino. La scena si ripeté identica, come con le altre due coppie, imbarazzante per gli uomini, più facile con le donne: Corinne e Michele, Adriano e Beatrice. Corinne e Michele erano quarantenni. Adriano e Beatrice cinquantenni, maturi, ma ben tenuti ed in forma, soprattutto la signora. Corinne era una rossa formosa, alta e molto piacevole, con lunghe cosce e belle tette. Era una francese. Beatrice era una bionda con belle forme, ma più bassa di Corinne, particolare interessante era inanellata, ai capezzoli, sulle grandi labbra e sul clitoride. Tutte le signore calzavano scarpe con un tacco esagerato che le slanciava e le rendeva desiderabili.
Poi Anna andò a prendere le signore discinte e silenziose e le condusse in fila indiana nel salone. Dietro Anna, Sara, poi Corinne e Beatrice, chiudeva la fila Flavia. Nello stesso momento, Matteo conduceva in analogo modo gli uomini, qui chiudeva la fila Giulia. Entrarono contemporaneamente nel salone, da porte opposte e mentre gli uomini si allineavano lungo una parete, le donne, invece, si allineavano di fronte a due uomini seduti in poltrona e vestiti elegantemente. Due uomini rilassati e distaccati che le guardarono distrattamente, mentre Anna le invitava a congiungere i polsi dietro la schiena. Stesso ordine venne dato agli uomini da Matteo. Tutti eseguirono senza fiatare. Nessuno di loro aveva emesso un verbo da quando erano entrati.
Giulio, il padrone di ...
... casa, era un uomo ricco, non più giovane, sui sessanta anni. Era alto, dinoccolato ed elegante. Un viso scavato, occhi grandi e celesti, vissuti. Il viso era incorniciato da una barbetta bianca, come bianchi e lunghi erano i capelli. Era un uomo magro e ascetico, raffinato e colto. Poteva sembrare un uomo dolce e comprensivo, e lo era, ma era anche molto dominante. Faceva l’intermediario di grosse operazioni finanziarie, sfruttava le sue relazioni, lavorava da casa con un’unica dipendente, la sua segretaria e schiava Anna. Marco, era il suo migliore amico, molto tempo prima era stato un discepolo di Giulio che l’aveva introdotto al mondo BDSM e gli aveva insegnato tutto e da allora non si erano mai persi di vista. Era un cinquantenne, possente e forte. Spalle larghe e mani d’acciaio, viso squadrato, mascella volitiva. Un Padrone severo e in un certo modo spietato. Più duro e deciso del suo amico e mentore, non solo perché era più giovane, ma soprattutto per il suo ruolo nella società. Era un commissario di polizia.
I due uomini discutevano amabilmente, ma di qualcosa di importante, visto che neanche le tre belle donne, che avevano di fronte, a loro disposizione, li avevano distolti dai loro discorsi. – Quindi il bastardo si chiama Viktor – disse Giulio sorseggiando un liquido ambrato. – Sì, gli sono alle calcagna, ma è furbo, non lascia tracce, però lo prenderò, è questione di tempo. – – Ne sono sicuro, ma fai presto, perché quello intanto fa molti danni. – – Hai ragione, ...