1. La sottomissione di Chiara


    Data: 25/11/2019, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: elgmstr, Fonte: RaccontiMilu

    ... direttamente in gola e le sborrò dentro. Chiara bevve il suo sperma con avidità e rimase in ginocchio, col pene di lui in bocca che faceva fatica a perdere l’erezione. Sapeva che Carlo l’avrebbe tenuta in quella posizione finché non avesse finito di urinarle in bocca, e anche dopo. Così fece.
    
    “Ora puliscilo”.
    
    Non c’era bisogno che Carlo glielo dicesse, ma lei sapeva che a lui piaceva dirglielo. Chiara lo leccò delicatamente, lavandolo con la lingua e con molta saliva. Quando Carlo fu soddisfatto, la sollevò prendendola delicatamente per le spalle. La guardò dritto negli occhi sfiorandole la fronte e poi passando con le dita lentamente dietro l’orecchio, senza distogliere lo sguardo dalle pupille di lei.
    
    “Fai la doccia. Andiamo via di qui”
    
    “Andiamo dove, Signore?”
    
    Carlo aveva già preso il cellulare e inviato una chiamata.
    
    “Ciao Andrea, sono Carlo. Prepara la barca per stanotte. Saremo lì fra circa tre ore”.
    
    “Barca?” disse Chiara stupita. “Ma… Signore… io non ho nulla con me”
    
    “Non ti serve quasi nulla. Quello che ti serve lo compreremo. Non abbiamo mai fatto shopping insieme, giusto?” le disse con una voce scherzosa.
    
    Chiara era sbalordita ed eccitata. Le passavano per la testa tutti gli impegni che avrebbe dovuto annullare, ma non le importava. Non sapeva nemmeno quanto tempo sarebbero stati fuori. Ma era talmente eccitata che la sua figa era di nuovo un lago.
    
    Chiara era nuda, in punta di piedi sul bordo dello yacht che era ancorato in una baia di ...
    ... una piccola isola mediterranea. Esitava a tuffarsi. L’acqua era trasparente come il cristallo e verso riva era colorata di diverse sfumature di bianco, verde, e blu dagli scogli sommersi. C’era un sole pieno, ma l’acqua era fredda: non l’aveva sentita, ma bastava guardarla per capirlo. Carlo la osservava in silenzio. Chiara si voltò verso di lui, stringendosi nelle esili spalle e ridendo:
    
    “Non ne ho il coraggio!” disse raggiante.
    
    Carlo non disse una parola, continuò a guardarla come se stesse ammirando un’opera d’arte. Chiara d’improvviso si tuffò, come se avesse tratto energia dallo sguardo calmo e sicuro del suo Padrone. Quando riemerse dall’acqua limpida urlò come una ragazzina:
    
    “Ahhhh!… È gelida!…”. La sua voce era eccitata e felice.
    
    Carlo ammirava quel corpo perfetto dai colori chiarissimi che si stagliava nel blu scuro dell’acqua in quel punto.
    
    Nella baia entrò una barca a vela di proporzioni straordinariamente grandi. Carlo ne fu infastidito. Non gli piaceva condividere il mare con altri. In quel momento squillò il suo cellulare. Era una telefonata importante di lavoro. Esitando per un istante, tornò all’interno dello yacht per parlare al telefono avendo il computer davanti.
    
    Chiara iniziò a nuotare. Era una brava nuotatrice e le piaceva nuotare a lungo. Passata la punta della baia, iniziò a essere trasportata da una corrente molto forte verso il largo. Talmente forte che non riusciva più a rientrare. Fu presa dal panico. Inizialmente non chiamò Carlo ...
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