1. I primi passi di una golosa - 09 l'amore


    Data: 23/11/2019, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: Jverne70, Fonte: Annunci69

    ... sempre. Le solite cose, le scopate con gli zii nella loro camera e via.
    
    Quando stavo da loro, almeno 4 giorni la settimana, era sempre una festa. Da un pò di tempo mi ero inventata la colazione speciale. Mi alzavo presto volentieri, preparavo la colazione classica per gli zii poi appena si sedevano al tavolo mi infilavo sotto e cominciavo a leccare fica di zia e poi il bananone di zio. Mi alternavo così. Lo avevamo visto fare in un Porno una sera e mi era piaciuto tanto. Gli zii acconsentirono anche a questo. Soprattutto zio che si vedeva già svuotato di prima mattina. Dei bei gola profonda come avevo imparato a fare, con risucchio ed ingoio che di certo allietavano la giornata al povero zio. Da parte mia si trattava di una ricca colazione con vitamine e proteine, tutta salute...
    
    Passò qualche settimana e venne il turno della pizza.
    
    Già questa parola pronunciata da zio preannunciava una sorpresa. Le mutandine erano in festa.
    
    Solita pizza in città. Poi zio con la macchina fece un lungo giro ma alla fine mi pareva che non fossimo poi tanto lontani da casa. Parcheggio, casa. Copione classico. Ma dove le troveranno tutte ste persone pensavo sempre.
    
    Mi lasciavo guidare ciecamente da loro.
    
    Oramai ero aperta a tutte le esperienze, pensavo. Da qui in poi si tratta di puro divertimento.
    
    Zio estrasse una chiave dalla tasca ed apri il portone e poi quello di casa. Sembrava vuota. Zia, che sapeva sempre tutto, mi porto in una stanza.
    
    Era una stanza da letto ...
    ... molto grande. Un lettone in fondo, un grosso tappeto e poi una sedia. Zia mi fece sedere.
    
    Mi lego le mani dietro la schiena con delle manette, mi lasciò mutandine e calze, come mi aveva detto di indossare, benda sugli occhi. Poi mi diede un grosso bacio in fronte, un bacio pieno d’amore, ed uscì. Passarono dei minuti interminabili nel silenzio assoluto.
    
    Poi suono il campanello. In pochi minuti sentii la casa animarsi. La stanza era piuttosto ovattata e facevo fatica a capire i suoni li fuori ma mi parevano i soliti di inizio feste. Già mi pregustavo il mio ingresso nelle danze dopo aver terminato questa “prova”. Nonostante i cazzi presi in questi pochi anni, la quantità di sperma ingerita, ancora non ero minimamente sazia di esperienze. Mi venne una specie di illuminazione sul fatto che nella mia vita brillava per assenza soprattutto il maschile. Mio padre penso di averlo nominato e considerato pochissimo nella mia vita. Mia madre brillava per la sua assenza ma era comunque una presenza assente. Poi mia zia della quale nutrivo una fiducia, un affetto, un amore enorme. Poi ci stava zio Carlo che sì, era assolutamente presente ma solo fisicamente. Con lui non feci mai dei discorsi impegnati di qualche tipo. Ero immersa in questi pensieri, dimentica della mia condizione di “vittima” legata a disposizione di qualche depravato.
    
    La porta della stanza si aprì improvvisamente. Si richiuse. Sentii dei passi felpati. Avendo vissuto più volte la condizione di bendata, avevo ...