Il capriccio di miky - parte seconda - Racconti Erotici

Il capriccio di miky - parte seconda

... dire”, lo zittì di nuovo lei dimostrando che non era lì per uno scambio di opinioni sulla questione ma solo per esternargli il suo pensiero.

“Cioè?”, si inquietò lui

“Beh ti devo dire che avevo sottovalutato l’effetto che mi avrebbe fatto questa esperienza. Il modo gentile ma fermo e sicuro con il quale Andrea ti ha costretto a sottometterti completamente al suo piacere, senza lasciarti alternative o scappatoie, è stata una esibizione di intelligenza e forza mentale fuori dal comune, devi ammetterlo”.

Adesso Giorgio era sicuro di essere arrossito, lo imbarazzava che Miky gli ricordasse così esplicitamente il modo in cui si era arreso, senza condizioni, alle voglie di quel maschio.

“E quindi?”

“E quindi” - proseguì decisa lei - “ora mi sento attratta da Andrea e ho deciso di concedermi a lui. So che la cosa ti farà un po’ male ma temo che la dovrai accettare”.

La serenità con la quale Miky gli stava parlando e la sicurezza con la quale, facendogli queste rivelazioni, lo stava guardando negli occhi rese evidente a Giorgio che la sua donna non gli stava chiedendo un permesso ma gli stava comunicando una decisione già presa.

Si sentì raggelare ma forse poteva ancora prendere tempo.

“Quindi adesso lo vorresti ricontattare non ho capito…”

Miky gli lanciò uno sguardo che a lui parve quasi di compassione

“Tesoro, io e Andrea ci siamo già sentiti in questi giorni. All’inizio ero riluttante perché so che ti avevo detto che se lo avessimo incontrato non ...

... ci sarebbe stato nulla tra noi due. Ma poi lui mi ha convinto”

“Perché eravamo d’accordo che…”, provo a obiettare lui

“E’ un uomo affascinante e vigoroso” lo incalzò “sia per forza fisica che mentale, tu del resto ti sei concesso a lui senza ritegno proprio per questo. Non vedo perché non dovrei essere attratta da chi mi ha dimostrato di poter sottomettere a suo piacimento il mio uomo. Pensaci un attimo è una legge di natura: la donna è sempre attratta dal maschio più forte del branco, dal maschio alfa”.

Si trattava di un ragionamento spietato ma dalla logica ineccepibile, Giorgio sentì di doverlo riconoscere mentre la rassegnazione per l’ineluttabile lo avvolgeva lentamente.

“E quindi quando lo vedrai?”, non avrebbe voluto ma sentì che la voce gli tremava.

“Adesso. Ho appuntamento a casa sua tra 20 minuti e non voglio farlo aspettare. Prima di andare mi sembrava però giusto dirtelo e darti anche una possibilità…”

“Quale possibilità?...” si lamentò lui “non mi sembra che tu mi stia dando molte possibilità”.

“Puoi alzarti ed andartene e non chiedermi più nulla di quello che succederà oggi pomeriggio. Sarà solo uno sfizio per me e quando me lo sarò tolto noi due potremo tranquillamente ignorare la cosa”.

“Oppure?”

“Oppure puoi accompagnarmi. Ma se lo farai non dovrai fare storie e accettare serenamente il ruolo che io e Andrea decideremo di assegnarti oggi pomeriggio. Non puoi evitare questa cosa, prima lo capirai e meglio sarà per tutti”

Per un ...