I due gemelli egiziani
Data: 17/11/2019,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: Berto747, Fonte: Annunci69
... quasi a corteggiarmi, ma non capivo. Si chiamavano Karim e Said. Facevo fatica a distinguere l'uno dall'altro, tanto erano simili. Alla fine della mattinata mi ritrovai con una quantità impressionante di piccoli doni. Approfittando di un mio commento sul caldo, i due mi invitarono per una nuotata nella loro piscina per quel pomeriggio, offrendosi di venirmi a prendere con la loro jeep all'albergo. Accettai.
Mi aspettavo una piscina all'aperto. Rimasi sconcertato quando i due mi introdussero in un enorme palazzo da Mille e Una Notte. Li seguii per l'inestricabile dedalo di corridoi, incontrando ad ogni angolo un impressionante numero di servi ed ancelle che si inchinavano rispettosi al loro passaggio. Finché non giunsero in un ampia sala, in cui i raggi del caldo sole egiziano erano addolciti da vetrate colorate e arabescate. Al centro, un'enorme piscina.
Non vedendo gli spogliatoi, mi liberai degli indumenti appendendoli su degli attaccapanni nel muro, fino a restare nudo, estrassi, con calma, dallo zaino il costume e un asciugamano. Mi ero depilato completamente per l’occasione, e capii che, forse quel gesto era stato troppo audace solo quando i due gemelli mi fissarono con imbarazzante ammirazione. Mi sentii lusingato da quegli sguardi. Passeggiai, sino al bordo della piscina e mi tuffai. Presto i due mi raggiunsero e subito prese il via la solita universale serie di giochi in piscina, fatta di capriole, spinte, tuffi, scherzi vari, uguali a tutte le ...
... latitudini.
Più volte, con la scusa del gioco, i due approfittavano per palparmi e strusciarsi. Ma lo facevano con circospezione. Mi piace sentirmi desiderato in quel modo. Non mi ribellai, anzi.
Dopo il bagno, Karim e Said mi mostrarono una sala attigua, al centro della quale era un tavolo di marmo, coperto da un telo bianco. "Massage" mi spiegò uno dei due indicando il tavolo. "You want?" mi chiese con un sorriso, come fosse una provocazione, uno scherzo. Rispondendo al sorriso, annuii. Mi liberai del costume, esponendomi in tutta la mia nudità, e mi stesi prono sul tavolo, con la testa poggiata sul dorso delle mani. I gemelli erano rimasti di sasso. Li sentii armeggiare dentro un armadietto. Le mie narici furono colpite dall'intenso profumo dell'unguento con cui i due stavano cospargendosi le mani.
Poi sentii il contatto di quelle mani. La pelle fu scossa da un brivido. Il corpo vibrava al tocco, inizialmente timido e rispettoso, di quelle quattro mani su di me. Mi abbandonai al piacere, restando ad occhi chiusi, lasciando che mi esplorassero liberamente.
I due egiziani mi accarezzarono a lungo, sempre evitando di toccare il mio culetto, ma avvicinandosi sempre più. In me l'eccitazione cresceva. Il respiro si stava facendo affannato, la lingua si agitava senza pace nella bocca, mentre istintivamente, mi accorsi, cercavo di spingere il bacino in avanti, come per frenare contro il duro tavolo di marmo l’eccitazione che stava crescendo. Io stesso, ora, bramavo dai due carezze più ...