In tempi di quarantena conto le pecorine per dormire (la mia prima volta da attivo e il piccolo buddah)
Data: 16/11/2019,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: Frivolousb, Fonte: Annunci69
... sera, di solito. Le nostre erano telefonate interminabili, un po’ porche, alle quali io rispondevo, non certo a bassa voce, nel giardino di casa, per la “gioia” di nonna, i miei, e gli inquilini del palazzo vicino! E quando mi chiamava mi giurava che voleva fidanzarsi con me e iniziava a fare progetti sulle nostre future vacanze liguri insieme e sul mio futuro sempre ligure dopo la maturità, al suo fianco.
Lui mi voleva fedele, ma io non riuscivo. Però gli raccontavo tutto delle mie avventure. Lui a volte faceva quello geloso, ma spesso, notavo che i miei racconti lo eccitavano. Il 25 non riuscii a scendere a Milano e quindi a vederlo, perché avevo promesso ai miei di andare in montagna con loro.
Il primo maggio per questioni inerenti al suo lavoro mi diede buca lui. Io andai lo stesso a Milano perché alla fine ero una pessima Penelope, per niente paziente, e l’unica cosa che amavo tessere erano relazione sodomitiche con i proci, specie se froci.
Per farla breve io e Ale continuammo a sentirci per diverso tempo, fino a che lui smise, di punto in bianco di rispondere ai miei messaggi, gettandomi nello sconforto più totale. Anche se un po’ sconfortato io però continuavo, per consolarmi, a dividermi fra la mia vita di primo della classe, e quella da “troietta milanese”.
Una sera di fine maggio ad esempio rimorchiai, sempre all’ After, Damiano l’ennesimo “quarantenne della mia vita”. Lui aveva dentoni da coniglio, testa rasata, modi un po’ ingessati, istruito per ...
... non dire indottrinato. Panciuto come da manuale, avvelenato di deodorante.
Mi confessò tutto il suo morboso amore per la storica dinastia dei “Medici” e allora io gli dissi, senza perché:_ Io spero proprio, visto che si dice che siano asessuati, che almeno il buco del culo per divertirsi con i loro amici diavoli gli angeli ce l’ abbiano, sennò sai che palle!_ lo deliziai.
Giù all’ Xclub lo leccai tutto, cazzo, e deodorante compreso.
Una volta liberatomi da lui fui di nuovo in ballo. Mi muovevo come un giovane satiro lussurioso, perso nei labirinti di una darkroom. Nel mio vagare mi scontrai ancora contro un quarantenne. Lo trovai subito fighissimo. Mi ricordava tanto Ramazzotti, che all’ epoca mi faceva molto sesso. Lì dov’eravamo, in mezzo al cazzo del traffico da cruising bar, lo leccai tutto, da cima a fondo, senza alcun ritegno. Collo, lobi delle orecchie…pensavo che l’avremmo fatto lì, seduta stante! Lui per un istante mi guardò con il suo sguardo profondo. Io ero alla disperata ricerca di un po’ di luce per vederlo meglio, perché lo vedevo solo a pezzi. Ma quei pezzi mi intrigavano da matti. Una volta tanto fui io a spingere lui all’ interno di una cabina libera e non viceversa.
Una volta dentro lui sbuffò e in tono lagnoso mi disse:_ E speriamo che non ci rompano le palle!
Io ho sempre avuto un debole per la gente che si sa lagnare, in modo aristocratico per così dire, e quindi la cosa me lo fece piacere ancora di più! Ma l'amore, la venerazione pura ...