La notte di san lorenzo - capitolo 4
Data: 12/11/2019,
Categorie:
Tradimenti
Autore: NuovoMenestrello, Fonte: Annunci69
... alzai il vestitino. Si mostrò ai miei occhi una bella figa bagnata e pronta per essere leccata. Era molto curata, non completamente depilata, ma con solo un ciuffetto corto a sormontarla. Subito fiondai la mia testa tra le sue cosce.
Iniziai a passare lentamente la lingua sulle labbra, con movimenti dal basso verso l’alto, lenti e continui. Cercavo di sincronizzarmi con il suo piacere. Infatti appena avvertii un tremolio nelle cosce capii che era il momento di passare alla fase successiva e andai sul clitoride, leccandolo sempre con movimenti dal basso verso l’alto, ma con affondi profondi della lingua. Sabrina gemette, manifestando apprezzamento.
Aveva un sapore che mi piaceva, lo sentivo in bocca e sulle labbra. Il sapore di quegli umori che copiosi si riversavano dal suo sesso avvolto dalla mia bocca vorace.
“Stavo pensando” la voce di Marina dal corridoio ci costrinse a interrompere di fretta. Io mi alzai e salai l’acqua che bolliva per poi buttare gli spaghetti. Sabrina accavalló le gambe non facendo in tempo a scendere dal tavolo.
In effetti, entrando, Marina vide una scena equivoca. La posa di Sabrina era provocante, come se mi stesse seducendo.
“Tutto ok?” chiese Marina cogliendo la situazione ambigua.
“Sì, dimmi tutto” risposi
“No dicevo, stavo pensando che potremmo mangiare nella verandina”
Sembrava una scusa per controllarci.
“Ottima idea” risposi.
“Perfetto” disse Marina avvicinandosi a me. Per marcare il territorio mi diede un ...
... passionale bacio che fece intrecciare le nostre lingue. Dalla sua faccia quando si staccò capii che aveva sentito il sapore di Sabrina nella mia bocca, anche se non lo aveva capito. Era solo interdetta. Sembró volesse aggiungere qualcosa, ma andò via.
Non attesi un secondo e mi rifiondai tra le cosce di Sabrina, divaricandogliele e affondando la mia lingua nel suo sesso così bagnato da aver creato una macchia umida sulla tovaglia dove era seduta. Prontamente mi mise una mano sul capo per tirarmi ancora di più verso di sé e darmi il tempo nel soddisfarla. Inarcó la schiena all’indietro e si godette la mia lingua affamata del suo orgasmo.
Il rumore della saliva si mischiava con quello degli umori mentre acceleravo sempre di più. Iniziò a genere Sabrina, così prontamente afferrò una pezza della cucina e se la mise in bocca, per ovattare il piacere.
“Mmmm!” più gemeva e più il mio cazzo spingeva sui jeans, conscio che quella sera sarebbe stato difficile dargli sollievo.
Strinse le mani sui miei capelli mentre accelleravo i movimenti di lingua, spingendo sul suo clitoride, incrementando il suo piacere. Facevo movimenti ampi ma sempre più veloci e lei sembrava apprezzare. Sfogavo tutta la mia fame di quella bellissima figa.
“Mmmm Mmmm mmm!” mugugnó più forte, prossima all’orgasmo.
Mi tirò con forza al suo inguine mentre io continuavo a leccare senza sosta.
“Ahmmmm!” si lasciò sfuggire un mezzo gremito venendo e riempiendomi la bocca di un flusso più copioso dei suoi ...