La notte di san lorenzo - capitolo 4
Data: 12/11/2019,
Categorie:
Tradimenti
Autore: NuovoMenestrello, Fonte: Annunci69
... mio bacino. Mi scostai appena in tempo.
Lei sospirò profondamente, evidentemente quel contatto la aveva infastidita ma in fondo era colpa sua!
Si rimise dritta e mi guardò con aria quasi arrabbiata. Prese la mia mano e senza troppe cerimonie se la mise sul culo.
In quel momento capì che tutto quello che sembrava coincidenze e ammiccamenti, in effetti erano assolutamente voluti.
La mia mano avvolse la sua natica, morbida e soda al contempo. Non riuscii a resistere dall’affondare le dita nella sua carne un paio di volte per poi indagare più in profondità, scoprendo che non indossava assolutamente slip e che la sua vagina era già fradicia.
“Tu ti devi un po’ svegliare però” disse prima di appoggiare le sue labbra sulle mie e baciarmi. Il mio indice iniziò a carezzare le grandi labbra dall’esterno, già bagnatissime, giocando con la loro scivolosità prima di insinuarsi sulle piccole labbra, rimanendo però sempre all’esterno e continuando a giocherellare.
Eravamo in piedi in mezzo alla cucina, a baciarci, mentre la mia mano la ghermiva da dietro, infilata tra le natiche fino alla figa e stuzzicandogliela. Un rumore ci interruppe, qualcuno stava entrando.
Ci voltammo verso la porta, uno affianco all’altra con la mia mano ancora sotto al suo vestito ma invisibile a chiunque entrasse.
“Allora? Che cucinano di bello i nostri cuochi?” Chiese Marina entrando.
“Carbonara” disse prontamente Sabrina mentre continuavo a massaggiarle le piccole labbra con il mio ...
... indice a cui si era aggiunto anche il medio.
“Dai sul serio? È il mio piatto in assoluto preferito!”
“Infatti lo faccio per te cucciola” dissi a mia moglie mentre le mie dita umide degli umori di Sabrina iniziavano a farsi largo nel suo sesso bagnato.
“Ma sei proprio un amore” mi rispose “Ti amo!”
“Anche io ti amo” risposi infilando di botto indice e medio nella vagina di Sabrina, fino alle nocche, sfruttando la lubrificazione perfetta dei suoi umori. Scivolarono dentro senza la benché minima resistenza, era già prontissima. Lei sobbalzò.
“Mmm?” Chiese Marina avvertendo un mugugno improvviso di Sabrina.
“Eh?” Rispose lei presa alla sprovvista “No, sì… È che ho il singhiozzo”
“Ah ok…” E uscì.
Ormai il mio cazzo spingeva fortissimo sul cavallo dei jeans e reclamava per essere liberato. Feci per slacciarmi ma Sabrina mi fermo.
“No dai, non possiamo” disse “se entra qualcuno all’improvviso come fai a rimettere tutto a posto?”
Aveva ragione, ma io ero eccitatissimo e avevo una voglia matta di quella figa bagnata. Se non potevo scoparmela, almeno me la sarei divorata.
Afferrai Sabrina per i fianchi e la misi a sedere sul tavolo della cucina.
“Ma che fai?!” Si lamentò lei.
“Zitta!” Risposi perentorio. Troppo perentorio forse. Mi ero forse lasciato troppo prendere dalla passione. Stavo per chiederle scusa per il tono, ma lei in effetti ubbidì e non si oppose.
Posi un ginocchio a terra davanti a lei, le afferrai le ginocchia divaricandogliele e ...