La notte di san lorenzo - capitolo 4
Data: 12/11/2019,
Categorie:
Tradimenti
Autore: NuovoMenestrello, Fonte: Annunci69
... lui.
“Ste…” Daniele dovette fare un enorme sforzo per non scoppiare a ridere “l’asso a terra è di quadri… quello di cuori lo ha in mano Mario”
“Quindi è solo una scala?” realizzò Stefano rimanendo a bocca aperta come un pesce lesso.
“Già… è il poker batte la scala” risposi prendendo tutte le fiches dal piatto “Vinco il piatto… e tua moglie.”
Porca Puttana, che cazzata che avevo fatto. Come mi era venuto in mente di scommettere mia moglie? Come avevo fatto a non notare che quello non era un asso di cuori? Aveva ragione mio padre che diceva che sono lento.
Daniele e Mario erano scesi a fare un po’ di spesa ed io ero rimasto solo a casa a rimuginare sulla faccenda. Che poi sicuramente Marina non ci sarebbe stata con uno come Mario, quindi potevo stare sereno, no?
“Eccoci” annunciò Daniele aprendo la porta. Aveva due buste e altre due ne aveva Mario. Dietro di loro arrivarono anche le ragazze, probabilmente si erano incrociati tornando.
“Tutto bene?” Mi chiese Marina dandomi un bacio “Noi ci siamo divertite un sacco”.
“Anche noi” risposi senza entusiasmo, ma tanto lei già si stava avviando verso la nostra stanza a cambiarsi.
La prima a farsi la doccia e cambiarsi fu Sabrina che subito mi raggiunse in cucina.
“Allora, che cuciniamo?” Mi chiese con aria allegra.
Indossava un prendisole bianco con fantasia a fiori, corto e leggero, che lasciava visibili le cosce tornite. Il suo seno florido questa volta era ben fasciato da un reggiseno nero che si ...
... intravedeva dal bianco del vestito. Cercai di non indugiare troppo e con uno sguardo cercai di capire se anche gli slip erano in coordinato, ma non si riuscivano ad intravedere.
“Avevo pensato a una bella carbonara, ho fatto prendere uova, pecorino e guanciale. Gli spaghetti già erano in dispensa.”
“Un po’ pesante per la cena, ma ok… Allora dimmi tu cosa devo fare, immagino sarai abituato a dare ordini in cucina”
“In realtà cucino praticamente da solo…”
“Vabbè immagina che io sia la tua aiuto cuoco, e dimmi cosa devo fare per te” non potevo esserne certo, ma mi sembrò che il tono dell’ultima parte fosse un po’ più ammiccante del solito.
“Allora io metto a bollire l’acqua e taglio il guanciale, tu magari grattugi il pecorino, va bene?”
“Ma ad un aiuto cuoco non chiedi se va bene, glielo ordini e basta”
“Allora ubbidisci” risposi ridendo.
“Agli ordini” rispose lei con un sorriso.
Presi la pentola e la riempii d’acqua per poi metterla sul fuoco. Quindi presi il guanciale e un tagliere e mi posi accanto ai fuochi per farlo a cubetti.
Sabrina intanto grattugiava il pecorino. Ad una certa però si fermò e andò a controllare qualcosa nel forno, il che era strano perché nel forno non c’era e non ci sarebbe dovuto essere nulla. Si chinò completamente lasciando che il suo vestitino salisse su mostrando un accenno di sedere. Si piegò rivolgendo la schiena a me che stavo vicino ai fuochi, quindi fece un passo indietro e involontariamente il suo sedere toccò il ...