1. Amanda e il suo padrone (5ª parte)


    Data: 21/03/2018, Categorie: Trans Autore: StellaTroia, Fonte: Annunci69

    La storia con Giacomo è durata circa due anni.
    
    Giacomo è stato colui che mi ha fatto conoscere la vera trasgressione e mi ha aperto un mondo che fino ad allora non conoscevo.
    
    Mi usava almeno un paio di volte la settimana e ci incontravamo sempre nella sua villetta. Oltre ovviamente ai momenti fugaci e rubati in ufficio, a volte anche di sabato, quando finalmente più tranquilli poteva anche scoparmi la fighetta anale piegata a novanta sulla sua scrivania.
    
    Erano un paio di mesi che ero al suo servizio e una mattina nel suo ufficio mi disse che l'incontro del pomeriggio sarebbe saltato per impegni familiari e quindi ci saremmo visti da lui nella villetta però stavolta di mattina.
    
    Io sinceramente inventai un po' di scuse perché avevo del lavoro urgente da completare per il mio capo ma soprattutto perché volevo evitare che in ufficio qualcuno si insospettisse per la nostra assenza in contemporanea.
    
    Giacomo allora divenne più serio del solito, si alzò dalla poltrona e con un gesto indicò di avvicinarmi a lui "stronza, mettiti in ginocchio...vieni ai miei piedi" mi prese per i capelli e mi infilò tre dita in bocca "tu non hai diritto di parola, sei una lurida cagna, la mia cagna, la mia schiava, la mia serva e devi solamente eseguire ciò che ti chiedo" io stavo quasi per affogare perché sentivo le sue dita fino in gola "quindi se non vuoi che tutti sappiano quanto sei puttana e troia, farai ciò che ti chiedo senza obiezioni. Capito cagna?"
    
    Ricordandomi di quanto ...
    ... potesse essere irascibile e violento non potevo fare altrimenti "Si Padrone. Ho capito"
    
    Allora senza lasciarmi i capelli apri i pantaloni e mi ficcò il suo cazzo ancora molle in bocca "tu solo questo devi fare, sei una succhiacazzi e il tuo unico diritto è soddisfare il cazzo del tuo Padrone. Succhia troia, fai il tuo lavoro, non farmi pentire di averti concesso questo privilegio. Non sai quante troie farebbero carte false per farsi chiavare da me"
    
    Queste parole mi fecero ricordare di quanto ero fortunata e di quante volte avevo sognato di fare ciò che stavo facendo. Presi allora a spompinarlo come meglio sapevo fare, con tutta me stessa. Il suo cazzo in quel momento divenne per me il centro del mondo, mi dedicai totalmente al suo cazzo e in quel momento ero completamente presa, lo adoravo come fosse lo scettro di un Re, sentii che il mio unico desiderio era soddisfare il mio Padrone.
    
    Mi teneva per i capelli e mi scopava la bocca come solo lui sapeva fare.
    
    Ci volle poco a farlo diventare di marmo e ben presto Giacomo era al culmine, sentivo il suo cazzo pulsare, stava per sborrare, lo sentivo, anche perché aveva accelerato il ritmo con cui mi scopava la bocca. "Troia sto sborrando, dai prendila, prendila tutta, ma non ingoiare trattienila in bocca"
    
    Io non capivo il perché ma così feci. Avevo la bocca piena di sborra ma, sinceramente, poiché era troppa, un po' andò giù.
    
    "Adesso alzati, non parlare e non far cadere la sborra. Andiamo a prendere un caffè"
    
    Che ...
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