Alternanza della vita
Data: 21/03/2018,
Categorie:
Etero
Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu
... godere, perché se un individuo mi soddisfa seriamente è la prima cosa che faccio, in quanto è il modo più vantaggioso per comprenderlo per bene, precisa lei dentro di sé. Dopo svariati orgasmi, tre orgasmi raggiunti per lei e uno indimenticabile quello di lui, infine si salutano enormemente soddisfatti senza doppiezze né ipocrisie né deformi imbarazzi. Hanno eseguito del sesso grandioso, veramente con i fiocchi, di certo accadrà ancora, ne sono convinti.
Sempre affaccendati nelle loro quotidiane mansioni, dovendo svolgere numerose incombenze, faccende, rampolli, la condizione fisica oscillante, Ivane ed Ettore non s’incontrano per svariati giorni. Lui è in vacanza da solo in mezzo alla natura incontaminata, lei si trova in ufficio alle prese con norme da vagliare e procedure indilazionabili da effettuare con quel caldo opprimente che non dà tregua, assieme ai numerosi risvegli anzitempo provocati dalla sua coabitante ansia che l’assale. In questo modo lui s’inserisce a rilento nei suoi pensieri ammantandola. Affascinandola e conquistandola, lui che era stato esclusivamente una straordinaria scopata. Ettore ci sa fare con le parole, pensa Ivana, appagata dai suoi comunicati a cui talvolta non risponde, oppure reagisce con delle frasi sparpagliate in modo celere arrabbiandosi se per caso non riceve una risposta, perché lei è fatta così. La si ama per questo, perché è imprevedibile e pure stravagante, realmente tutto e il suo contrario.
In ...
... quella mattinata d’agosto torrido c’era stata una scaramuccia di masse accaldate, di scambio di fluidi e di morsi. In realtà la contesa e l’occupazione, la mescolanza corporea, una perfetta e intrinseca simultaneità come bestie in calore. In seguito, con il tempo, Ettore aveva iniziato a conoscere Ivana, era andato al di là del suo prosperoso scollo e delle sue chiappe perfette. La mente di lei era, come il suo corpo, zeppa di gobbe e di svolte da ripercorrere, con labbra lievi o affamate sia da decifrare quanto d’amare. Lui era entrato fragilmente passando per la porta di servizio, di sbieco, tra quella perversa concupiscenza e lentamente si era addentrato negli angoli dell’intelletto di Ivana, in verità lei era agreste, cervellotica e complicata come una siepe rampicante, eppure frenetica, morbida e tesa al tempo stesso, ma aveva la necessità predominante e istintiva di donare amore.
Gl’impegni di Ettore sono assiduamente molteplici, sennonché giunge la chiamata di Eleonora con il timbro della voce affievolita e inaridita come una scudisciata, prosciugati in quel frangente sono persino i suoi vocaboli, senz’abbellimenti né artifizi, perché con pochi fronzoli le comunica il seguente accertamento del quale è venuta a conoscenza: ischemia, infarto e in ultimo terapia intensiva.
‘Per adesso è meglio che non vai a trovarlo, gli darai indubbiamente emozioni deleterie e imprudenti’.
Ivana interrompe bruscamente la conversazione al telefono, la sua mente è ...